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Artrite reumatoide – Solo il 40% segue le terapie in modo corretto

L’aderenza alla terapia è fondamentale in una patologia cronica come l’artrite reumatoide che ha un decorso invalidante, spesso non ben controllata, che costringe le persone all’assenza dal lavoro, gravando quasi totalmente sulle spalle delle famiglie in termini economici, sociali e psicologici. Il Covid-19 ha tolto moltissimo alla nostra Nazione ed al nostro SSN

Per riuscire però a ricavarne qualcosa di buono sarà necessario fare tesoro di tutte le esperienze maturate. Ad esempio, dare valore alle tecnologie che consentono una migliore aderenza del paziente alle cure grazie a formulazioni di farmaci più facili da gestire nelle cure domiciliari. Per l’artrite reumatoide, le innovazioni farmacologiche hanno fornito strumenti in grado di cambiare l’evoluzione della malattia, ma la loro gestione è spesso complessa e lo sarà ancora di più in un momento di pandemia come questo.

Questo il tema centrale trattato durante il Webinar “L’artrite reumatoide in epoca post COVID-19”, organizzato da Motore Sanita’, con il contributo incondizionato di Eli Lilly, serie di appuntamenti regionali, nati con l’obiettivo di mettere a confronto sulle attuali buone pratiche organizzative e sui modelli di utilizzo dell’innovazione terapeutica, pazienti e operatori coinvolti nella diagnosi, gestione e cura delle malattie reumatiche, tracciando anche le aree critiche da migliorare. Il webinar ha fatto tappa in Veneto, coinvolgendo vari esperti del territorio.

“L’emergenza Covid-19 ha messo in luce quanto sia importante una corretta gestione delle cronicità per dare risposte mirate e tempestive. Il Sistema Sanitario Veneto, dove la connessione tra ospedale e territorio è molto forte, è riuscito a rispondere in modo efficace alla pandemia. La creazione di Reti, come quella reumatologica, consente di offrire una presa in carico omogenea in tutto il territorio regionale, anche se con diversi livelli di interventi tra hub, spoke e territorio e di avere centri che possono prescrivere farmaci innovativi, punto di eccellenza della nostra sanità”, ha detto Manuela Lanzarin, Assessore alla Sanità e al Sociale Regione del Veneto

“L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che ha come principale bersaglio le articolazioni dove promuove un processo infiammatorio molto intenso che se non adeguatamente curato porta a deformità articolari e anchilosi. Il sintomo lamentato dai pazienti è il dolore articolare persistente che limita la loro capacità funzionale. La prognosi della malattia è decisamente migliorata a partire dagli anni ’80 con il riconoscimento dell’importanza della diagnosi precoce e della finestra di opportunità terapeutica, l’introduzione del methotrexate come farmaco “ancora” e più recentemente con l’impiego di nuovi farmaci biotecnologici e JAK inibitori.  I nuovi farmaci sono molto efficaci e ben tollerati, ma purtroppo c’è un 20% dei pazienti che non risponde bene o che si riacutizza dopo una risposta iniziale. Ci sono quindi ancora degli unmet needs che possono essere identificati con la necessità di avere nuovi farmaci ma anche con la capacità di identificare fin dall’inizio qual è il farmaco più indicato per quel determinato paziente” – ha dichiarato Andrea Doria, Professore Ordinario Reumatologia Responsabile Scuola di Specializzazione di Reumatologia, Università di Padova.

“I farmaci biotecnologici o i JAK inibitori richiedono uno stretto monitoraggio che è stato recentemente ostacolato dal lockdown dovuto alla diffusione del SARS-CoV-2. In quel periodo in cui non era possibile enemmeno consigliabile muoversi dalla propria abitazione, molti reumatologi hanno iniziato a gestire le visite in telemedicina e questa modalità si è dimostrata molto efficace e flessibile. Non penso però che latelemedicina potrà sostituire le visite tradizionali, ma potrà essere impiegata nuovamente per pazienti particolari o in occasioni emergenziali”, ha concluso Doria…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite reumatoide, 400mila italiani copliti ma solo il 40% segue le terapie in modo corretto”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//orto-reuma/artrite-reumatoide-insorge-tra-i-30-ed-i-50-anni-colpisce-circa-400000-persone-in-italia-ma-solo-il-40-di-loro-segue-le-terapie-in-modo-corretto-33190