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Fibrosi cistica – Best practice in telemedicina

In Italia sono ancora pochi i casi reali dove questi sistemi sono effettivamente attivi. Un virtuoso esempio è rappresentato dal servizio offerto a pazienti del centro di fibrosi cistica dell’ospedale pediatrico bambino Gesù (Ircss) di Roma. *IN COLLABORAZIONE CON VIVISOL

Si sente parlare molto spesso di telemedicina e telemonitoraggio e di tutte le potenzialità che tali strumenti potrebbero generare a beneficio del paziente e del sistema sanitario. Tuttavia in Italia sono ancora troppo pochi i casi reali dove questi sistemi sono effettivamente attivi.
Un virtuoso esempio è rappresentato dal servizio offerto a pazienti del centro di fibrosi cistica dell’ospedale pediatrico bambino Gesù (Ircss) di Roma. La struttura ha un’esperienza di oltre 20 anni nella diagnosi e terapia dei pazienti affetti da fibrosi cistica e rappresenta un punto di riferimento per l’Italia centro-meridionale per i casi complessi.

Fibrosi cistica, perché è fondamentale prevenire le riacutizzazioni

La fibrosi cistica è una patologia multiorgano che determina una progressiva invalidità nel soggetto che ne è affetto. Provoca un progressivo aumento della viscosità di tutti i liquidi biologici compromettendo quindi l’attività di molti organi ed apparati, specialmente di quello digerente e respiratorio. Numerosi studi hanno dimostrato che, nelle riacutizzazioni, le alterazioni della funzionalità polmonare spesso precedono i sintomi clinici. E che seguire, e spesso prevenire, tali variazioni è fondamentale per i futuri esiti sulla qualità di vita del paziente.

In occasione di riacutizzazioni, l’inizio precoce della terapia consente di prevenire lo sviluppo di complicanze più gravi e di limitare reazioni a lungo termine come bronchiettasie e fibrosi polmonare. La necessità di un monitoraggio costante, al fine di intervenire con la terapia opportuna, è il principio fondamentale di ispirazione del progetto di telemedicina per pazienti fibrosi cistici.

Obiettivi del progetto

Il progetto, che mira al raggiungimento di un miglioramento rispetto al modello standard di assistenza, si è proposto di rispondere alle seguenti esigenze:

  • Prevenire interventi terapeutici più complessi e costosi. In che modo? Aumentando i periodi di benessere e riducendo le giornate di lavoro o di scuola perse in ricoveri necessari per eseguire le terapie più aggressive
  •  Migliorare la qualità della vita del paziente limitandone gli spostamenti per il controllo dello stato dei parametri e delle generali condizioni di salute
  • Riduzione delle degenze ordinarie con riduzione del rischio di infezioni ospedalier
  • Creazione di un modello di servizio capace di garantire il controllo della adesione alla terapia
  • Disporre di una piattaforma in grado di consentire la condivisione del dato clinico tra diverse aree specialistiche…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Best practice in telemedicina, il telemonitoraggio dei pazienti con fibrosi cistica”, ABOUTPHARMA

Tratto da: https://www.aboutpharma.com/blog/2019/03/25/best-practice-in-telemedicina-il-telemonitoraggio-dei-pazienti-con-fibrosi-cistica/