Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Angioplastica primaria salva-infarto – Italia tra le prime in Europa

Il nostro Paese in ritardo nelle procedure transcatetere più innovative, frenata da ragioni amministrative. Rapporto dati di attività GISE 2016: luci e ombre nella fotografia della cardiologia interventistica. A Milano dal 10 al 13 ottobre il 38esimo Congresso nazionale della Società italiana di cardiologia interventistica (GISE)

Milano – Si apre domani a Milano la 38esima edizione della Congresso nazionale della Società Italiana di cardiologia interventistica (GISE), nell’anno in cui si celebrano due innovazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato la cura delle malattie cardiache: l’angioplastica coronarica o PCI (percutaneous coronary intervention), che compie 40 anni, e la sostituzione per via transcatetere della valvola aortica o TAVI (transcatheter aortic valve implant), che ne festeggia 15.

“Si tratta di due procedure salvavita che, per ragioni diverse, hanno cambiato il mestiere del cardiologo, contribuendo a sviluppare un nuovo profilo professionale la cui attività e le cui competenze sono sempre in maggiore espansione: il cardiologo interventista – spiega Giuseppe Musumeci, Presidente GISE – Dal punto di vista del paziente, l’angioplastica ha abbattuto la mortalità causata da infarto del miocardio di oltre il 20 per cento, salvando la vita ogni cinque persone colpite, grazie alla possibilità di fare nello stesso momento diagnosi e trattamento. La TAVI permette di intervenire in caso di stenosi aortica, ossia il restringimento dell’apertura della valvola che impedisce un corretto flusso del sangue dal cuore all’aorta, in maniera minimamente invasiva, e, soprattutto, in quei pazienti nei quali per le più svariate ragioni non è possibile un intervento classico di cardiochirurgia”.

Il primo intervento di angioplastica è stato eseguito in Italia nel 1981 e in quell’anno è nato anche il registro dei dati di attività GISE, il Rapporto annuale che raccoglie e analizza gli esami diagnostici, gli interventi coronarici, vascolari e strutturali che vengono eseguiti nei centri di emodinamica italiani.

“Disponiamo di uno straordinario database che valuta oltre 353mila interventi di diagnosi e cura effettuati in 266 centri su tutto il territorio nazionale. Una raccolta sistematizzata, che GISE mette a disposizione di chi amministra la sanità, perché il nostro obiettivo finale è di contribuire all’appropriatezza e alla qualità delle cure, attraverso l’ottimizzazione di tutte le risorse disponibili – dice Sergio Berti, Presidente Fondazione GISE – L’obiettivo che GISE si propone è di contribuire a un nuovo modello di welfare sanitario condiviso con tutti gli attori con i quali i clinici si confrontano ogni giorno: i pazienti, gli amministratori, i decisori politici. Un progetto ambizioso, che poggia le basi sulla consapevolezza di un quadro più che positivo, dal punto di vista clinico, dell’offerta ai cittadini”, aggiunge Musumeci…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Angioplastica primaria salva-infarto, Italia tra le prime in Europa”, insalute news

Tratto dahttps://www.insalutenews.it/in-salute/angioplastica-primaria-salva-infarto-italia-tra-le-prime-in-europa/