“È tempo di vita” – Prima campagna incentrata su chi sta accanto alle donne con tumore al seno avanzato
“L’indagine ha infatti rivelato che sono i caregiver a provare maggiore preoccupazione (65% vs il 51% delle pazienti) e paura (44% vs il 28%). Tutto questo si traduce in una sensazione differente di serenità: quasi una paziente su tre (30%) si dichiara serena, contro solo il 2% di chi gli sta accanto. E questo diverso atteggiamento trova probabilmente spiegazione nella diversa percezione delle proprie risorse interiori: l’affermazione che la malattia le ha rese forti è condivisa dall’83% delle pazienti, mentre solo il 55% dei caregiver ci si riconosce.
L’emozione positiva che li accomuna è invece la tenacia e la voglia di combattere e reagire, con una percentuale quasi uguale del 64% e 63%. Molto marcata la differenza per quel che riguarda la preoccupazione per il futuro: è dichiarata dal 64% delle pazienti e dall’81% dei caregiver.
Accendere i riflettori proprio su chi sta accanto alla donna malata di tumore al seno avanzato è l’obiettivo di “È tempo di vita”, la campagna nazionale di informazione e sensibilizzazione sul tumore al seno avanzato, promossa da Novartis in collaborazione con Salute Donna Onlus e la Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO), con il patrocinio di Fondazione AIOM, presentata oggi a Milano.
La campagna informativa
Il progetto nasce da una profonda consapevolezza: aiutare chi aiuta, aiuta chi è aiutato. Affiancare in maniera concreta chi si prende cura delle donne con tumore al seno avanzato è importante per sostenere anche chi vive la malattia in prima persona. A partire da questa considerazione, la campagna propone una prospettiva nuova, che porta al centro della riflessione il ruolo del caregiver, che troppo spesso non riceve la giusta attenzione, in uno scenario in cui protagonista è generalmente il vissuto delle pazienti. In questo contesto, l’aspetto psicologico e relazionale assume una valenza speciale sia per chi convive con la malattia, sia per chi ne condivide il complesso percorso.
“Abbiamo scelto di supportare la campagna innanzitutto perché, nonostante oggi si possa fare molto anche per il tumore al seno avanzato, se ne parla ancora molto poco; ci ha spinto il desiderio di non lasciare sole le donne che rientrano in questa categoria nella gestione della malattia – ha commentato Anna Maria Mancuso, Presidente di Salute Donna Onlus – Nella nostra lunga esperienza associativa riscontriamo nei racconti e nel vissuto delle pazienti la solitudine, la poca attenzione a loro dedicata, la paura nell’affrontare il quotidiano. Le donne che convivono con il tumore al seno avanzato chiedono, tra le altre cose, anche un supporto psicologico, non sempre presente all’interno delle strutture ospedaliere. Ma anche per i caregiver è la solitudine a fare da padrone: si sentono spaesati e forse ancora più impauriti del malato stesso. Se per i malati oncologici c’è un’enorme carenza di assistenza psicologica, per loro è quasi inesistente.”
La campagna mette in campo una serie di strumenti concreti, tutti pensati per un doppio percorso di lettura, a partire dall’idea che mettersi nei panni dell’altro, soprattutto quando si tratta del compagno o dei compagni di viaggio, non possa che essere d’aiuto: il sito web www.tempodivita.it, uno spazio pensato per offrire informazioni chiare sulla patologia, favorendo una più ampia conoscenza dei suoi risvolti sociali, psicologici ed emotivi, e per fornire strumenti pratici e utili per la sua gestione e comprensione…”
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Fonte: ” “È tempo di vita”. Prima campagna incentrata su chi sta accanto alle donne con tumore al seno avanzato”, PHARMASTAR