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Trapianto microbiota fecale – Se da donatore magro migliora sensibilità all’insulina

Uno studio olandese, pubblicato da Celle Metabolism, ha evidenziato come le persone obese che ricevono un trapianto di microbiota fecale da un donatore sano, aumentino la propria sensibilità all’insulina, migliorando il proprio metabolismo del glucosio

04 OTT – (Reuters Health) – Il trapianto del microbiota fecale (FMT – Fecal Microbiota Transplant) da un donatore magro migliorerebbe, per un certo periodo di tempo, la sensibilità all’insulina in pazienti obesi con sindrome metabolica. È quanto ha evidenziato uno studio coordinato da Max Nieuwdorp dell’Università di Amsterdam, in Olanda. I risultati sono stati pubblicati da Cell Metabolism.

Lo studio
Nieuwdorp e colleghi avevano già dimostrato in uno studio pilota che il trapianto di microbiota fecale da donatore magro nei maschi obesi con sindrome metabolica era associato a un miglioramento del metabolismo del glucosio e all’alterazione della composizione del microbiota intestinale. Questa volta, i ricercatori olandesi hanno studiato l’effetto a breve e a lungo termine del FMT sulla composizione del microbiota intestinale e in relazione alla resistenza all’insulina, in un gruppo più ampio composto da 38 pazienti obesi sempre affetti da sindrome metabolica. Dall’inizio dello studio a sei settimane dopo il trapianto, la sensibilità all’insulina a livello periferico era migliorata passando da 25,8 a 28,8 micromoli/kg/min. Mentre un trapianto autologo, ovvero con microbiota prelevato dal paziente stesso, non avrebbe avuto effetti sulla sensibilità all’insulina.

Anche i livelli di emoglobina A1c sono leggermente scesi nel gruppo che riceveva il microbiota da un donatore magro, mentre altri parametri metabolici non sarebbero variati. A 18 settimane, però, né le donazioni singole, né quelle ripetute da donatori magri avrebbero influenzato in modo significativo la sensibilità all’insulina epatica o periferica. Dai risultati è anche emerso che il trapianto da donatore magro sarebbe associato con un aumento significativo dei livelli di acetato, che sarebbero inversamente correlati alla resistenza all’insulina.

I commenti
“Sulla base dei nostri risultati riteniamo che il microbiota intestinale svolga un ruolo minore, ma significativo, nel metabolismo del glucosio”, commenta a Health Nieuwdorp. “Inoltre, siamo stati in grado di dimostrare che possiamo prevedere sulla base di un campione fecale, chi risponderà a un trapianto da un donatore magro e chi no. E questo potrebbe aiutare a progettare futuri studi per interventi mirati”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: Trapianto microbiota fecale. Se da donatore magro migliora sensibilità all’insulina”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=54418