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Asma severo non controllato – Anticorpo monoclonale sperimentale anti-TSLP (Tezepelumab) centra endpoint primario efficacia in Fase II

Tezepelumab, anticorpo monoclonale sperimentale anti-TSLP, determina una riduzione significativa del tasso annuale di esacerbazioni asmatiche rispetto al placebo, indipendentemente dalla presenza di infiammazione eosinofilica, in pazienti con asma severo non controllato. Questi i risultati in Fase 2 del trial PATHWAY, pubblicato oggi su NEJM, che verrà presentato in occasione dell’ormai prossimo congresso annuale dell’ERS (European Respiratory Society), che terrà quest’anno le sue sessioni a Milano a partire da sabato. Se tali risultati saranno confermati, il farmaco sarà utilizzabile in un’ampia platea di pazienti con asma severo non controllato (Th2 e non-Th2), ampliando le possibilità di trattamento per questi ultimi, non eleggibili alla terapia con i farmaci biologici anti-asma attuali

Lo studio, pubblicato oggi su NEJM (1), verrà presentato in occasione dell’ormai prossimo congresso annuale dell’ERS (European Respiratory Society), che terrà quest’anno le sue sessioni a Milano a partire da sabato.

Informazioni su tezepelumab
Tezepelumab è il primo esponente di una nuova categoria di possibili agenti farmacologici anti-asma, avente come bersaglio la linfopoietina timica stromale (TSLP), una proteina della famiglia delle citochine alla quale viene riconosciuto un importante ruolo nella maturazione delle cellule T.

Nello specifico, tezepelumab è un anticorpo monoclonale umanizzato allestito allo scopo di legarsi in modo specifico alla TSLP umana, prevenendone l’interazione con il suo complesso recettoriale. Il blocco di TSLP ottenuto con tezepelumab sarebbe in grado di prevenire il rilascio di citochine pro-inflammatorie da parte delle cellule del sistema immunitario “marcate” dalla presenza di TSLP.

Per la sua attività che si esplica “a monte” della cascata infiammatoria, tezepelumab potrebbe essere utile in un’ampia popolazione di pazienti con asma severo non controllato, compresi quelli la cui condizione asmatica non è guidata dall’infiammazione Th2.

Informazioni sul trial
Disegno dello studio
Il trial PATHWAY è un trial randomizzato, in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllato vs.placebo, della durata di un anno, allestito allo scopo di valutare l’efficacia e la sicurezza di tre regimi posologici del farmaco (70 mg o 210 mg a cadenza mensile, 280 mg a cadenza quindicinale) come terapia add-on in pazienti con storia pregressa di esacerbazioni asmatiche e asma non controllato, già in terapia con steroidi inalatori (ICS)/LABA, da soli o in associazione con steroidi orali e farmaci aggiuntivi per il controllo dell’asma.

Risultati principali
Lo studio ha soddisfatto l’endpoint primario di efficacia, mostrando riduzioni del tasso annuale di esacerbazione asmatiche, rispettivamente, del 61%, 71% e 66% nei pazienti trattati con tezepelumab ai 3 regimi posologici sopra indicati (p<0,001 per tutti i confronti vs. placebo). Tali risultati sono stati documentati indipendentemente dalla conta eosinofilica iniziale o da altri biomarcatori di infiammazione legati all’asma Th2…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Asma severo non controllato, tezepelumab centra endpoint primario efficacia in Fase II”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/pneumo/asma-severo-non-controllato-tezepelumab-centra-endpoint-primario-efficacia-in-fase-ii-24725