Antiaggreganti – negli anziani rischio emorragico aumentato ma inibitori della pompa protonica (PPI) possono arrestarlo
“Secondo i risultati dell’ Oxford Vascular Study, pubblicati da Lancet, il rischio di un sanguinamento maggiore associato all’uso di farmaci anti-piastrinici aumenta sostanzialmente con l’età, ma l’uso di inibitori della pompa protonica (PPI) può impedire tale sanguinamento, fino al 74% per quanto rigurda il tratto gastrointestinale superiore
27 GIU – (Reuters Health) – I farmaci antiaggreganti piastrinici sono noti per aumentare il rischio di sanguinamenti importanti, in particolare quelli del tratto gastrointestinale superiore, ma i PPI possono ridurre tale rischio nel 70-90% dei casi. Tuttavia la prescrizione di entrambi i farmacinon è una pratica di routine, a causa delle preoccupazioni per gli effetti avversi. Il rischio di sanguinamento gastrointestinale superiore associato all’uso di anti-piastrinici aumenta con l’età, ma non è chiaro se l’età avanzata, da sola, possa giustificare la prescrizione di routine di questi farmaci insieme ai PPI.
Lo studio
Per approfondire la questione Peter M. Rothwell e colleghi dell’Università di Oxford hanno analizzato i dati su più di 3.100 pazienti, di cui 1.582 di età superiore o uguale a 75 anni e, f 577 con un’età superiore a 85 anni. Si è visto che il rischio di emorragia non era correlato all’età e il rischio di sanguinamenti maggiori non aumentava con l’età nei pazienti under 70. Al contrario, il rischio annuale di sanguinamenti maggiori aumentava notevolmente oltre i 70 anni ed è stato significativamente più elevato nei pazienti di età inferiore a 75 anni e meno, rispetto a quelli di età inferiore a 75 anni a tre anni (rischio aumentato di 2,73 volte) e a 10 anni ( 3,10 volte maggiore rischio)…”
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Fonte: “Antiaggreganti: negli anziani rischio emorragico aumentato, ma PPI possono contrastarlo”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=52135