Vulvodinia – Sindrome multifattoriale ancora troppo poco conosciuta, che colpisce milioni di donne che ne chiedono il riconoscimento da parte del SSN
Le pazienti che si sono conosciute su facebook hanno scritto una lettera per far conoscere le criticità ancora aperte che riguardano la vulvodinia, tra cui la mancanza di centri specializzati e di fondi per la ricerca
La vulvodinia è una sindrome complessa che colpisce i genitali esterni femminili – la Vulva. Può avere caratteristiche neuropatiche e causare così forte infiammazione e sofferenza dei nervi dell’area genitale e pelvica, e che spesso coinvolge la muscolatura stessa del Pavimento pelvico, stretta a morsa in una contrattura costante e dolorosa (https://www.vulvodiniapuntoinfo.com)
Per aiutare ad ottenere il riconoscimento della vulvodinia da parte delle istituzioni si può firmare la seguente petizione: https://www.change.org/p/unafirmaperlavulvodinia
“La vulvodinia può essere di tipo superficiale e quindi coinvolgere le sottili terminazioni nervose cutanee, o profonda, con il coinvolgimento dei tessuti fibromuscolari adiacenti. Nelle forme più gravi si arriva ad aver problemi di dolore con il solo contatto degli indumenti, con parestesie (che a volte possono irradiarsi fino alla gamba), fino a coinvolgere gli organi interni come la vescica o l’uretra. A volte questa malattia può coinvolgere solo il clitoride (clitoridodinia), l’ingresso vaginale, l’orifizio uretrale o tutta l’uretra (uretrodinia)” (OMAR)
Le pazienti hanno scritto una lettera che è stata inviata, tra altro ad OMAR, in cui chiedono che la vulvodinia “sia finalmente riconosciuta dal SSN, in modo che le numerose pazienti possano vedere tutelato il diritto di curarsi (e ricordiamo che il diritto alla salute è uno dei principi cardine di un Paese civile e democratico) e che si investano nuovi fondi nella ricerca scientifica, perché non è accettabile che nel 2019 esistano ancora patologie misconosciute o poco indagate, tanto da costringere chi ne soffre a anni di sofferenze disumane. Siamo disponibili ad incontri e ad ogni proposta, poiché la nostra non è più vita e noi vogliamo vivere!” (OMAR)
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Vulvodinia, una lettera dalle pazienti per accendere i riflettori sulla patologia”, OMAR