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Carcinoma polmonare cellulare non a piccole cellule in stadio avanzato o metastatico – In Fase 1b risultati promettenti per le combinazioni a base di datopotamab deruxtecan

Nei pazienti con carcinoma polmonare cellulare non a piccole cellule in stadio avanzato o metastatico e senza alterazioni genomiche sfruttabili per guidare la terapia, datopotamab deruxtecan in combinazione con pembrolizumab, con o senza chemioterapia al platino, ha dimostrato un’attività clinica promettente e un profilo di tollerabilità accettabile. I risultati iniziali dello studio di fase Ib TROPION-Lung02 sono stati presentati al congresso dell’International Association for the Study of Lung Cancer (IASLC) 2022

Il carcinoma polmonare cellulare non a piccole cellule (NSCLC) viene diagnosticato in uno stadio avanzato in quasi il 50% dei pazienti e spesso ha una prognosi sfavorevole, con esiti in peggioramento dopo ogni successiva linea di terapia. Anche se l’introduzione di trattamenti mirati e degli inibitori del checkpoint ha migliorato negli ultimi anni i risultati per i pazienti in stadio avanzato, la maggior parte dei tumori non presenta alterazioni genomiche note che possano essere utilizzate per guidare la terapia.

L’attuale standard di cura nel trattamento di prima linea in assenza di alterazioni genomiche utilizzabili prevede l’immunoterapia con o senza chemioterapia a base di platino, basata sull’espressione di PD-L1. Sebbene queste terapie possano migliorare la sopravvivenza, almeno il 40-60% dei tumori non risponde al trattamento iniziale e la malattia continua a progredire, sottolineando la necessità di nuovi approcci e di opzioni terapeutiche.

Datopotamab deruxtecan (Dato-DXd), sviluppato in collaborazione da Daiichi Sankyo e AstraZeneca, è un anticorpo monoclonale coniugato (ADC) sperimentale anti-TROP2 (antigene 2 della superficie cellulare dei trofoblasti), una glicoproteina transmembrana che è presente in tutti i tipi di cancro del polmone e più frequentemente nell’adenocarcinoma e nel carcinoma a cellule squamose, le due forme più comuni di tumori polmonari non a piccole cellule, ed è sovraespressa in diversi tipi di tumori solidi. È composto da un anticorpo monoclonale umanizzato anti-TROP2, sviluppato in collaborazione con la Sapporo Medical University, collegato all’inibitore citotossico della topoisomerasi I, un derivato dell’exatecan, tramite un linker scindibile a base di tetrapeptidi. Non esistono terapie approvate mirate a TROP2 per il cancro del polmone.

Il trial TROPION-Lung02
Si tratta di uno studio globale di fase Ib, in aperto, attualmente in corso, in sei coorti, che valuta la sicurezza e l’efficacia di datopotamab deruxtecan a due livelli di dosaggio (4 mg/kg e 6 mg/kg) in combinazione con pembrolizumab (200 mg), con o senza quattro cicli di chemioterapia al platino (carboplatino o cisplatino), in pazienti con NSCLC avanzato o metastatico, sia non trattati in precedenza che pretrattati e senza alterazioni genomiche sfruttabili (come EGFR, ALK, ROS1, NTRK, BRAF, RET, MET o altre alterazioni note) …”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato, dati preliminari incoraggianti delle associazioni a base di datopotamab deruxtecan”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/carcinoma-polmonare-non-a-piccole-cellule-avanzato-dati-preliminari-incoraggianti-delle-associazioni-a-base-di-datopotamab-deruxtecan–39104/