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Schizofrenia refrattaria al trattamento – Dosi ridotte di antipsicotici iniettabili portano a dimissioni ospedaliere più precoci

I pazienti con schizofrenia refrattaria al trattamento hanno mostrato – nell’ambito dell’assistenza a lungo termine – una stabilizzazione significativa a seguito di dosi ridotte di antipsicotici iniettabili a lunga durata d’azione. Lo ha rivelato uno studio presentato alla riunione annuale del 2022 dell’American Psychiatric Association (APA)

«C’è un’argomentazione da parte di alcuni esperti del settore secondo cui le popolazioni ospedaliere rappresentano un diverso insieme di pazienti che richiedono dosaggi antipsicotici più elevati, senza alternative, ma non sono d’accordo con questa impostazione» ha detto l’autore principale dello studio Mujeeb U. Shad, direttore del programma GME-psychiatry e professore presso l’Università del Nevada, a Las Vegas.

Nel ridurre le dosi, «i pazienti sembravano sbocciare, diventando più attivi e meno ‘simili a zombie’; hanno iniziato a interessarsi di più alle attività e il loro coinvolgimento sociale è aumentato» ha aggiunto

Dosi più elevate di antipsicotici sono spesso invocate quando i pazienti con psicosi acuta non riescono a rispondere al trattamento standard, tuttavia mancano prove a sostegno dell’approccio

Mentre alcuni studi in realtà non mostrano alcun beneficio dalla terapia di mantenimento a dosi più elevate rispetto alle dosi convenzionali o anche più basse di antipsicotici, anche le prove riguardanti i pazienti ricoverati in strutture psichiatriche a lungo termine sono scarse. Nel frattempo, la necessità di ripristinare la competenza tra questi pazienti può essere più pressante del normale.

«In una popolazione in cui la funzione cognitiva esecutiva è uno degli elementi chiave per ripristinare la competenza, la continuazione della terapia ad alte dosi con eccessivo blocco della dopamina può compromettere ulteriormente la disfunzione esecutiva preesistente» ha osservato Shad

Studio basato su una serie di casi
Lo studio descrive una serie di casi in cui le dosi di antipsicotici sono state abbassate in 22 pazienti che erano stati indirizzati a un ospedale statale per ripristinare la loro competenza psichica…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Schizofrenia refrattaria al trattamento, dosi inferiori di antipsicotici portano a dimissioni ospedaliere più precoci”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//neuro/schizofrenia-refrattaria-al-trattamento-dosi-inferiori-di-antipsicotici-portano-a-dimissioni-ospedaliere-pi-precoci-38655/