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Tumori rari – Linfoma diffuso a grandi cellule B refrattario o recidivato, le CAR-T axi-cel in seconda linea quadruplicano sopravvivenza senza eventi

I pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B refrattario o recidivato trattati in seconda linea con una singola infusione delle cellule CAR-T anti-CD19 axicabtagene ciloleucel (axi-cel) hanno ottenuto una sopravvivenza libera da eventi (EFS) quattro volte superiore rispetto a quelli trattati con l’attuale standard di cura, nello studio di fase 3 ZUMA-7 (NCT03391466). I dati dell’analisi primaria dello studio sono stati presentati di recente durante la sessione plenaria all’ultimo meeting annuale dell’American Society of Hematology (ASH) e pubblicati in contemporanea sul New England Journal of Medicine

Inoltre, i dati hanno mostrato nel braccio trattato con le CAR-T un aumento di 2,5 volte della quota di pazienti ancora in vita a 2 anni e senza segni di progressione o che non avevano richiesto ulteriori terapie: 40,5% contro 16,3% nel braccio trattato con l’attuale standard of care.

Possibile nuovo standard di cura
Con i trattamenti attualmente disponibili, i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B che non rispondono alla chemioterapia di prima linea hanno una prognosi sfavorevole, ha spiegato il primo autore dello studio, Frederick L. Locke, vicedirettore del Department of Blood and Marrow Transplant and Cellular Immunotherapy del Moffitt Cancer Center di Tampa, in Florida.

L’introduzione di axi-cel nell’armamentario terapeutico della seconda linea potrebbe portare a cambiamento dello standard di cura per i pazienti con malattia ad alto rischio, refrattaria o insensibile alle attuali terapie di salvataggio, a fronte di una minore tossicità.

Il trattamento dei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ad alto rischio dopo la prima ricaduta rappresenta ancora un’area di bisogno medico insoddisfatto e la possibilità di utilizzare axi-cel in questo setting rappresenta, secondo gli autori dello studio, il più grande passo avanti compiuto finora per i pazienti resistenti alla chemioterapia.

Axi-cel e lo studio ZUMA-7
Axi-cel è una terapia basata sull’impiego di cellule T autologhe geneticamente modificate in modo da esprimere un recettore chimerico capace di riconoscere un antigene tumorale (CAR), nello specifico l’antigene CD19, ed eliminare così le cellule tumorali. Attualmente questa terapia è approvata (ed è disponibile anche in Italia) per il trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B o linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B, ricaduti o refrattari e già trattati con due o più linee di terapia sistemica, e dunque dalla terza linea in poi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Linfoma diffuso a grandi cellule B, con le CAR-T axi-cel in seconda linea quadruplica la sopravvivenza senza eventi. #ASH21”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/linfoma-diffuso-a-grandi-cellule-b-con-le-car-t-axi-cel-in-seconda-linea-quadruplica-la-sopravvivenza-senza-eventi-ash21-37371