Tumori rari – Mieloma multiplo ricaduto/refrattario, in studio di fase 1/2 belantamab mafodotin più doppietta Pd risulta promettente
“Nei pazienti con mieloma multiplo recidivato/refrattario il trattamento con una tripletta costituita dal coniugato anticorpo-farmaco (ADC) belantamab mafodotin (belamaf) più pomalidomide e desametasone (doppietta Pd) ha un profilo di sicurezza gestibile, coerente con i profili di sicurezza già noti di belantamab mafodotin e della doppietta Pd. Lo evidenziano i risultati aggiornati dello studio di fase 1/2 Algonquin (NCT03715478), presentati in occasione del congresso annuale dell’American Society of Hematology (ASH)
Inoltre, nello studio si sono osservati tassi di risposta obiettiva (ORR) incoraggianti, complessivamente quasi del 90%, e risposte durature.
Nel trial si valutano sei coorti trattate con diverse schedule di dosaggio di belamaf e gli autori hanno selezionato il dosaggio pari a 2,5 mg/kg ogni 8 settimane come dose raccomandata per la parte 2 dello studio (RP2D), avendo evidenziato una correlazione tra questa schedula e una sopravvivenza libera da progressione (PFS) superiore, nonché una minore incidenza dell’offuscamento della visione e della neutropenia.
«Belantamab mafodotin in combinazione con pomalidomide e desametasone dimostra un profilo di sicurezza gestibile che è coerente con i profili di sicurezza noti di belantamab mafodotin e pomalidomide, presi singolarmente», ha affermato Suzanna Trudel, del Princess Margaret Cancer Center di Toronto, presentando i risultati…”
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Fonte: “Mieloma multiplo ricaduto/refrattario, sicurezza gestibile e risposte durature con belantamab mafodotin più doppietta Pd #ASH21”, PHARMASTAR