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Trapianti di cuore – Un prelievo di sangue per prevenirne il rigetto

Uno studio realizzato presso la Città della Salute di Torino ha aperto la strada ad una nuova metodica per riconoscere il rigetto. Si tratta dell’analisi del DNA del donatore che circola libero nel sangue del ricevente. L’aumento del DNA derivato dall’organo trapiantato nel sangue del ricevente è un biomarcatore specifico. Il suo aumento è infatti correlato al danno delle cellule del trapianto, causato dalla risposta immunitaria del rigetto

Il trapianto di cuore è una terapia avanzata per pazienti con gravi malattie cardiache. La più pericolosa complicazione è rappresentata dal rigetto, vale a dire la risposta immunitaria del ricevente che riconosce come estraneo l’organo trapiantato. Almeno un paziente su tre rischia di avere un episodio di rigetto acuto durante il primo anno. Per questo ogni trapianto viene monitorato con attenzione, al fine di cogliere i primi segni di rigetto, ed eventualmente iniziare una terapia mirata.

Uno studio tutto torinese, realizzato presso la Città della Salute di Torino ed appena pubblicato su Journal of Heart and Lung Transplantation, ha aperto la strada ad una nuova metodica per riconoscere il rigetto, più semplice e veloce ed altrettanto sensibile. Si tratta dell’analisi del DNA del donatore che circola libero nel sangue del ricevente. È il frutto della collaborazione di 3 strutture dell’ospedale Molinette di Torino: il Centro Trapianti di cuore (diretto dal professor Mauro Rinaldi), il Servizio di Anatomia patologica (diretto dal professor Mauro Papotti) ed il Servizio di Immunogenetica (diretto dal professor Antonio Amoroso)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Trapianti di cuore. Un semplice prelievo di sangue per riconoscere e prevenire il rigetto”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=96760