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Encefalopatia epatica (HE) – Nella prevenzione primaria importante il ruolo della rifaximina

L’antibiotico rifaximina somministrato prima e dopo il posizionamento dello shunt portosistemico intraepatico transgiugulare (TIPS) ha contribuito a prevenire l’encefalopatia epatica (HE) in uno studio controllato con placebo pubblicato su Annals of Internal Medicine

Il TIPS è una procedura che viene utilizzata per ridurre l’ipertensione della vena porta (ipertensione portale) che è una condizione patologica caratterizzata dall’aumento della pressione nella vena porta, ovvero la vena deputata al trasporto del sangue refluo al fegato dalla maggior parte degli organi addominali e causata generalmente dalla presenza di un ostacolo alla progressione del sangue.

“TIPS è un trattamento molto efficace delle complicanze della cirrosi correlate all’ipertensione portale, ma il principale svantaggio di questa procedura è l’elevata incidenza di encefalopatia epatica post-TIPS che ne limita l’uso”, hanno precisato gli autori.
L’efficacia della rifaximina nella prevenzione secondaria dell’encefalopatia epatica manifesta (HE) è ben documentata, ma la sua efficacia nel prevenire un primo episodio nei pazienti dopo shunt portosistemico intraepatico transgiugulare non è stata stabilita.

Il dottor Christophe Bureau e colleghi hanno condotto uno studio randomizzato, in doppio cieco, multicentrico, controllato con placebo in cui hanno assegnato in modo casuale 197 pazienti con cirrosi (età media 60 anni; circa 78% uomini) sottoposti a TIPS per ascite intrattabile o prevenzione del risanguinamento delle varici a ricevere rifaximina (600 mg due volte al giorno) o placebo, iniziando 14 giorni prima del TIPS e continuando per 168 giorni dopo la procedura.

L’endpoint primario di efficacia era l’incidenza di encefalopatia epatica nel periodo di follow-up post-TIPS.

Un episodio di HE palese si è verificato nel 34% (95% CI, dal 25% al 44%) dei pazienti nel gruppo rifaximina (n=93) e nel 53% (CI, dal 43% al 63%) nel gruppo placebo (n=93) durante il periodo successivo alla procedura (odds ratio, 0,48 [CI, da 0,27 a 0,87]). Né l’incidenza di eventi avversi né la sopravvivenza libera da trapianto erano significativamente differenti tra i 2 gruppi.
La durata mediana dell’episodio è stata di quattro giorni…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Encefalopatia epatica, ruolo della rifaximina nella prevenzione primaria”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//gastro/prevenzione-dellencefalopatia-epatica-quale-ruolo-per-la-rifaximina-34559