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Spondiloartrite assiale – Per le erosioni all’articolazione sacroiliaca, risonanza magnetica batte tomografia computerizzata

L’imaging a Risonanza magnetica (RM) si caratterizza per una maggiore sensibilità, rispetto alla tomografia computerizzata (TC), nel rilevare le erosioni articolari a carico dell’articolazione sacroiliaca nei pazienti affetti da spondiloartrite assiale (axSpA). Questo il responso di uno studio pubblicato su The Journal of Rheumatology, che ribalta una nozione consolidata secondo la quale la TC rappresenterebbe il gold standard nella visualizzazione dell’anatomia dell’articolazione sacroiliaca

“L’imaging RM – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio – consente la visualizzazione delle variazioni strutturali e infiammatorie senza esporre il paziente a radiazioni”.

Esistono, però, varie tecniche di imaging RM a disposizione. La tecnica di imaging RM VIBE (con analisi dei volumi interpolati a respiro trattenuto) sembra essere particolarmente utile per l’individuazione delle erosioni cartilaginee e , dunque, per la diagnosi di axSpA attiva all’esordio, prima che le variazioni ossee individuabili alla TC siano visibili.

Lo studio si è proposto, allora, di mettere a confronto questa tecnica di imaging RM con quella classica (RM con pesatura T1) e con la TC nell’identificazione di tali lesioni e nella diagnosi di axSpA.

A tal scopo, sono stati reclutati 109 pazienti con axSpA in un’analisi retrospettiva di referti di imaging. I pazienti avevano un’età media di 45,3 anni, erano in maggioranza di sesso maschile (67,9%) e con sieropositività all’antigene B-27. La durata media di malattia era stimata in 4,8 anni, l’indice BASDAI era pari a 4,9, mentre i livelli medi di CRP erano pari a 1,9 mg/dl.

Tutti i partecipanti allo studio erano stati sottoposti ad esame TC e ad imaging RM (T1W e VIBE), e i referti sono stati valutati, in cieco, da due tecnici esperti. Il danno di erosione strutturale è stato valutato in base alla definizioni vigenti dell’Assessment of Spondyloarthritis International Society e registrato utilizzando i quadranti dell’articolazione sacroiliaca (n=872 per ciascuna tecnica di imaging utilizzata)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Spondiloartrite assiale ed erosioni all’articolazione sacroiliaca, risonanza magnetica batte tomografia computerizzata”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/spondiloartrite-assiale-ed-erosioni-allarticolazione-sacroiliaca-risonanza-magnetica-batte-tomografia-computerizzata-29064