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Occlusione dell’intestino tenue – La chirurgia non aumenta il rischio aderenze

Nel trattamento dell’occlusione dell’intestino tenue, il ricorso alla chirurgia è stato fino a oggi ritenuto legato alla comparsa di aderenze e al rischio sdi recidiva. Un ampio studio osservazionale, condotto in Canada, ribalta questo concetto

(Reuters Health) – Contrariamente a una prassi clinica consolidata, l’intervento chirurgico riduce il rischio che le aderenze legate l’occlusione dell’intestino tenue si formino nuovamente. È quanto sostengono i ricercatori dell’Università di Toronto dopo aver studiato i dati relativi a 27.904 pazienti ricoverati negli ospedali dell’Ontario, in Canada, per un primo episodio di aSBO dal 2005 al 2014.

“Le aderenze legate all’occlusione dell’intestino tenue  costituiscono una delle ragioni più comuni di ricoveri e interventi chirurgici – spiega Ramy Behman, dell’Università di Toronto, autore principale dello studio – La pratica clinica da tempo ritiene che l’opzione chirurgica per i pazienti con occclusione dell’intestino tenue si traduca in un’elevata formazione di aderenze e nell’aumento del rischio di recidiva. Il nostro studio ha sfidato questo dogma, mostrando che l’intervento chirurgico per le aderenze legate occlusione dell’intestino tenue è associato a un rischio significativamente più basso di recidiva”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Occlusione dell’intestino tenue. La chirurgia non aumenta il rischio aderenze”, Quotidiano sanità

Tratto dahttps://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=70885