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Malattie rare – La leucemia mieloide acuta, ora ‘prevedibile’ con un esame del Dna

Quella che fino ad oggi, per il suo «arrivo» improvviso, era definita la «malattia che viene dal nulla» potrà essere identificata quando non si hanno ancora i sintomi

Nel suo libro «L’imperatore del male. Una biografia del cancro», l’oncologo americano Siddartha Mukherjee ha descritto la leucemia mieloide acuta (Lma) come «una delle più esplosive e violente incarnazioni del cancro», una malattia che «sembra venire dal nulla». E in effetti i pazienti raccontano: «Sono stato bene fino a tre settimane fa»; «I miei esami del sangue erano perfetti sei mesi fa. Che cosa è successo?» È successo che le cellule staminali ematopoietiche del loro midollo osseo, quelle che danno origine a tutti gli elementi del sangue (globuli bianchi, rossi, piastrine, linfociti) «sono impazzite», hanno preso a moltiplicarsi, hanno invaso il midollo osseo e il sangue, impedendo a tutte le altre di funzionare. Rendendo così questa malattia una delle più difficili da controllare con le terapie.

La scoperta

Ma le cose stanno cambiando rispetto a quello che Mukherjee scriveva nel 2010. Lo testimonia un articolo , comparso su Nature nel luglio scorso a firma del ricercatore israeliano, Liran Shlush (e altri colleghi fra cui anche l’italiana Silvia Polidoro dell’Istituto Italiano di medicina genomica di Torino). Ecco il titolo: «Previsione del rischio di Lma in persone sane»: la malattia, quindi non verrebbe più «dal nulla», ma sarebbe preannunciata da una serie di alterazioni del Dna che possono essere intercettate anni prima. È questo che gli studi di Shlush hanno dimostrato. Il ricercatore del Dipartimento di Immunologia del Weizmann Institute of Science di Rehovot (Tel Aviv) sarà presente a Genova al Festival della Scienza (in programma dal 25 ottobre al 4 novembre) dove parlerà delle sue scoperte in una lettura magistrale. «Le ultime ricerche hanno evidenziato che esiste uno stadio asintomatico della malattia che può essere identificato attraverso l’analisi di mutazioni del Dna che vengono acquisite con l’età», spiega Shlush .

Il meccanismo

Qui il ragionamento si fa un po’ complesso. Allora: le cellule staminali ematopoietiche vanno incontro, con il passare degli anni, a una serie di mutazioni (l’insieme di queste si chiama Arch, age-related clonal hematopoiesis). «Queste ultime sono presenti in almeno il 30 per cento degli individui sani — precisa Shlush —. Nella maggior parte dei casi non hanno significato, ma in altri, invece, possono predire il rischio di leucemia». Shlush è andato a studiare la genealogia di queste mutazioni confrontando quelle di 95 pazienti che poi hanno sviluppato una leucemia con quelle di 414 pazienti che, invece, non sono andati incontro alla malattia. Così ha scoperto che i primi presentavano più mutazioni Arch e di tipo diverso rispetto agli altri. «Queste mutazioni “predittive” possono essere individuate dai 10 ai 20 anni prima che la malattia si manifesti», sottolinea il ricercatore israeliano.

Terapie preventive

Che cosa può cambiare tutto questo nella pratica clinica? Molto, se si pensa che oggi questa malattia può essere affrontata solo con pesanti chemioterapie ed eventualmente un trapianto di midollo, anche se si affacciano nuovi farmaci che sembrano avere qualche effetto. «Adesso possiamo identificare gli individui che sono destinati a sviluppare la malattia, seguirli nel tempo ed eventualmente studiare una terapia preventiva — spiega ancora Shlush —. Così, invece di aspettare che la leucemia uccida, possiamo attaccarla nel suo stadio di pre-malignità. Si può ipotizzare di ricorrere a farmaci, alcuni magari già in uso, capaci di neutralizzare le alterazioni genetiche in gioco. Parliamo di un futuro molto vicino e stiamo ora pensando di lanciare il primo studio clinico sulla prevenzione di questo tumore»…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “La leucemia mieloide acuta è ora «prevedibile» con un esame del Dna”, CORRIERE DELLA SERA / SPORTELLO CANCRO

Tratto dahttps://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/18_ottobre_29/leucemia-mieloide-acuta-prevedibile-esame-dna-c02d6548-d85b-11e8-8a41-5d7293f8c00a.shtml?fbclid=IwAR1UURjwN7gWc1WleXMD-zNnvreqx-m1-DnxuYm83bkAJrqC7spNz_mivWc