Iperuricemia – Antigottoso ‘febuxostat’ riduce eventi avversi cardio-cerebrovascolari
“La riduzione dell’acido urico nel sangue con febuxostat, farmaco per il trattamento della gotta, riduce gli eventi avversi cerebrali, cardiovascolari e renali nei pazienti anziani con iperuricemia, secondo una ricerca presentata al Congresso ESC 2018, a Monaco di Baviera
Come è noto, l’iperuricemia – definita come livello sierico di acido urico anormalmente alto – determina lo sviluppo di gotta ed è associata a malattia coronarica, ipertensione, ictus, insufficienza renale e morte. Di qui il razionale della ricerca esposta nella capitale della Baviera.
Il disegno dello studio FREED
- Scopo. Con lo studio FREED (Febuxostat for Cerebral and CaRdiorenovascular Events PrEvEntion StuDy) si è inteso esaminare se l’abbassamento dell’acido urico con febuxostat fosse in grado di prevenire eventi cerebrali, cardiovascolari e renali e la morte nei pazienti anziani con questa condizione.
- Popolazione esaminata. Nello studio sono stati arruolati 1.070 pazienti di età pari o superiore a 65 anni con iperuricemia (acido urico sierico: 7-9 mg/dL) e a rischio di eventi cerebrali, cardiovascolari o renali, definito dalla presenza di ipertensione, diabete di tipo 2, disturbo renale o storia di malattia cerebrale o cardiovascolare.
- Intervento. I pazienti sono stati assegnati in modo randomizzato in rapporto 1: 1 al trattamento con febuxostat orale per 36 mesi o all’assenza di tale trattamento.
- Dosaggi. Nel gruppo febuxostat la dose è stata aumentata gradualmente da 10 a 40 mg al giorno se tollerata. Nel gruppo non-febuxostat, se l’acido urico sierico era elevato, è stato considerato l’impiego di allopurinolo alla dose di 100 mg. In entrambi i gruppi, la dose di febuxostat o allopurinolo è stata aggiustata per evitare un livello di acido urico sierico inferiore a 2 mg/dL. Tutti i pazienti sono stati invitati a consumare una dieta sana, a smettere di fumare e a fare esercizio fisico per aiutare a gestire la loro iperuricemia.
- Follow-up. I pazienti sono stati seguiti per 36 mesi per l’endpoint primario che era un composito di eventi cerebrali, cardiovascolari e renali e morte per qualsiasi causa.
Gli elementi dell’endpoint primario composito
- malattia vascolare cerebrale o cardiorenale;
- malattia cerebrovascolare nuova o ricorrente compreso qualsiasi ictus ischemico o emorragico o attacco ischemico transitorio;
- infarto miocardico non fatale nuovo o ricorrente o angina instabile;
- ricovero ospedaliero per insufficienza cardiaca;
- ricovero per malattia arteriosclerotica, inclusi aneurisma o dissezione aortica o arteriosclerosi obliterante;
- insufficienza renale, definita come: 1) microalbuminuria incidente o lieve proteinuria; 2) progressione verso albuminuria conclamata o peggioramento di proteinuria conclamata =/> 300 mg/g di albumina/creatinina; 3) raddoppio dei livelli sierici di creatinina o progressione verso la malattia renale allo stadio terminale, definita come velocità di filtrazione glomerulare stimata
- fibrillazione atriale di nuova insorgenza;
- morte per qualsiasi altra causa.
I risultati
1) Le variazioni sieriche di acido urico nel corso e al termine della ricerca
Un totale di 537 pazienti ha ricevuto febuxostat e la dose media alla fine dello studio è stata di 29 mg. Dei 533 pazienti nel gruppo non-febuxostat, il 27% ha ricevuto 100 mg di allopurinolo. I livelli medi di acido urico sierico hanno raggiunto 4,4 mg/dL nel gruppo febuxostat e 6,7 mg/dL nel gruppo non trattato con febuxostat…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “L’antigottoso febuxostat riduce, con l’iperuricemia, gli eventi avversi cardio-cerebrovascolari #ESC2018”, PHARMASTAR