Ormonoterapia in post-menopausa se per via transdermica, contrasta il decadimento cognitivo
“L’assunzione della terapia ormonale sostitutiva subito dopo la menopausa al fine di alleviare i sintomi fastidiosi, può anche apportare benefici al cervello, secondo uno studio pubblicato online su “Neurology”, la rivista ufficiale dell’American Academy of Neurology (AAN)
«Abbiamo scoperto che una forma di terapia ormonale della menopausa assunta subito dopo la menopausa può preservare la struttura cerebrale nella porzione del cervello responsabile della memoria e delle capacità di pensiero» scrivono gli autori dello studio, guidati da Kejal Kantarci, della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota, USA) e componente dell’AAN.
«Può anche ridurre lo sviluppo di placche amiloidi che possono accumularsi e portare alla perdita di memoria» aggiungono.Per lo studio, i ricercatori hanno identificato 75 donne sane con un’età media di 53 anni che erano tra i 5 mesi e i 3 anni dopo la menopausa. Di queste, 20 hanno preso estrogeni equini coniugati in forma di pillola, 22 hanno ricevuto estradiolo tramite cerotti e 33 hanno ricevuto un placebo in forma di pillole o cerotti.
Inoltre, alle donne che assumevano ormoni attivi venivano somministrate anche pillole di progesterone per i primi 12 giorni del mese. Le pillole placebo sono state somministrate, ovviamente, alle donne del gruppo placebo. Alle partecipanti allo studio sono stati effettuati test di memoria e di pensiero e scansioni di risonanza magnetica (RM) all’inizio dello studio, a 18 mesi, a tre anni e alla fine di quattro anni di trattamento ormonale, e poi ancora tre anni dopo la fine della terapia…”
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Fonte: “L’ormonoterapia in post-menopausa contrasta il decadimento cognitivo (ma solo per via transdermica)”, PHARMASTAR
