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Edema maculare diabetico (DME) – Dati positivi da ‘ranibizumab’, nuovo farmaco di Roche

Il DME, una delle complicanze della retinopatia diabetica, colpisce circa 2 milioni di persone nel mondo, ed è associato a cecità se non viene adeguatamente trattato. 
Nel DME, Ang-2 lavora in sinergia con VEGF per sostenere i processi biologici che causano la permeabilità vascolare e l’infiammazione; entrambi i fattori contribuiscono all’instabilità vascolare che si traduce in perdita della vista

Un nuovo trattamento sperimentale di Roche per l’edema maculare diabetico e altre patologie oculari in uno studio di Fase 2 ha superato in efficacia il farmaco ranibizumab, sempre di Roche, ponendo le basi per la fase di sviluppo più avanzata.

RG7716 è un doppio anticorpo, anti-fattore di crescita dell’endotelio vascolare VEGF-A (Vascular Endothelial Growth Factor) e anti-angiopoietina-2 (Ang-2), che ha come bersaglio le patologie oculari della retina.

Lo studio BOULEVARD ha valutato se il candidato di Roche fosse superiore alla terapia standard con ranibizumab (0.3mg), somministrato come iniezione intravitreale mensile, nel migliorare l’acuità visiva nei pazienti con edema maculare diabetico (DME). I dati hanno mostrato che i pazienti con un regime di 6 mg del farmaco in studio potevano vedere 13,9 più lettere su un occhio dopo 24 settimane di trattamento, contro 10,3 lettere per i pazienti trattati con 0,3 mg di Lucentis, con una significatività di p=0.03.

Oltre alla dose da 6 mg, lo studio BOULEVARD ha testato una dose da 1,5 mg, che ha comportato un guadagno di acuità visiva media di 11,7 lettere.

Anche se lo studio era focalizzato sul DME, ha implicazioni più ampie per le malattie oculari, un mercato attualmente dominato dal farmaco Eylea (aflibercept) di Regeneron Pharmaceuticals.

Il DME, una delle complicanze della retinopatia diabetica, colpisce circa 2 milioni di persone nel mondo, ed è associato a cecità se non viene adeguatamente trattato.
Nel DME, Ang-2 lavora in sinergia con VEGF per sostenere i processi biologici che causano la permeabilità vascolare e l’infiammazione; entrambi i fattori contribuiscono all’instabilità vascolare che si traduce in perdita della vista.

«Per la prima volta nell’edema maculare diabetico, è stato dimostrato un miglioramento clinicamente e statisticamente significativo dell’acuità visiva rispetto all’anti-VEGF da solo, tramite la neutralizzazione simultanea dell’angiopoietina-2 e del VEGF-A con un anticorpo bispecifico», ha affermato il capo della medica di Roche, Sandra Horning, in una dichiarazione. «Questi risultati di Fase 2 mostrano il potenziale di RG7716 per le persone che vivono con edema maculare diabetico, una delle principali cause di perdita della vista negli adulti in età lavorativa»…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Edema maculare diabetico, dati positivi per il nuovo farmaco di Roche”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/altri-studi/edema-maculare-diabetico-dati-positivi-per-il-nuovo-farmaco-di-roche-26090