Cure palliative pediatriche – Da studio americano, motivi ritardo nell’inizio
“I passi avanti nella lotta alle patologie oncologiche, anche nei bambini, sono stati enormi negli ultimi anni ma di cancro si continua a morire. Uno studio americano pubblicato sulla rivista Journal of Pain and Symptom Management ha analizzato i motivi che influiscono nel ritardo di inizio delle cure palliative nei bambini con cancro sottolineando come sia necessario sviluppare interventi mirati per migliorare l’accesso a queste ultime sia per i piccoli pazienti che per le famiglie
Il cancro è la principale causa di morte per malattia tra i bambini negli Stati Uniti. Ogni anno, a circa 1 su 285 bambini viene diagnosticato un cancro e 1 su 5 muore per tale patologia. L’integrazione delle cure palliative (CP) nella gestione di routine del cancro è associata a miglioramenti significativi in termini fisici ed emotivi per i pazienti, nella qualità della vita (QOL) per bambini e famiglie e nell’attenuazione del dolore delle famiglie dopo la morte di un bambino.
L’integrazione precoce delle cure palliative nella gestione dei bambini con cancro ad alto rischio è ampiamente sostenuta da pazienti, famiglie, medici e organizzazioni nazionali.
Sebbene siano state pubblicate diverse linee guida con raccomandazioni su quando coinvolgere le CP nella gestione dei bambini con cancro, vi è poco consenso e poche procedure standardizzate per ottimizzare i tempi di consultazione iniziale delle CP all’interno di questa popolazione di pazienti.
Quindi, ad oggi i tempi ottimali per l’inizio delle CP non sono standardizzati e le variabili che influenzano i tempi per i bambini con tumore rimangono sconosciute.
Questo studio ha avuto l’obiettivo di indagare le associazioni tra caratteristiche demografiche, malattia, tipologia di trattamento, caratteristiche del fine vita e tempistica della consultazione delle cure palliative in bambini con cancro ad alto rischio di decesso, iscritti a un servizio di cure palliative.
A tal fine è stato utilizzato uno strumento standardizzato per estrarre dati dalle cartelle cliniche di 321 pazienti trattati in un grande centro per i tumori pediatrici e deceduti tra il 2011 e il 2015.
I risultati hanno mostrato che genere, razza, etnia, iscrizione a un protocollo di fase I, numero di ricoveri per acuità elevata e ricorso alla rianimazione cardiopolmonare non erano associati ai tempi di inizio delle CP…”
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Fonte: “Cure palliative pediatriche, da uno studio americano i motivi del ritardo nell’inizio”, PHARMASTAR