Dolore da neuropatia diabetica, nevralgia post erpetica e fibromialgia – Pregabalin efficace alla dose massima raccomandata
“Dose-risposta al dolore con pregabalin, impressione di cambiamento riferita dal paziente e le misure di qualità del sonno mostrano che per ottenere benefici sul dolore in pazienti con neuropatia diabetica periferica dolente (pDPN), nevralgia post-erpetica (PHN) e fibromialgia è necessario raggiungere la dose massima raccomandata. E’ quanto evidenziato in uno studio pubblicato su Postgraduate Medicine
Sono tre patologie caratterizzate da dolore urente e spesso intenso, bruciore e scarsa qualità della vita. Parliamo di neuropatia diabetica periferica dolente (pDPN), nevralgia post-erpetica (PHN) e fibromialgia.
Formicolio, torpore ai piedi, gonfiore, fitte alle dita e dolore che può essere anche intenso e peggiorare durante la notte. Sono tutti sintomi di neuropatia periferica diabetica che altera prevalentemente la mobilità e la sensibilità degli arti, soprattutto quelli inferiori.
La nevralgia post-erpetica è la complicanza più frequente dell’Herpes zoster o fuoco di Sant’Antonio, una malattia virale caratterizzata dalla comparsa di eruzioni cutanee vescicolari, accompagnate da dolore intenso, continuo ed urente che se perdura oltre i tre mesi da origine alla PHN. Anche questa è una forma di dolore neuropatico localizzato.
La fibromialgia è una sindrome dolorosa con evidenti somiglianze nella qualità dei dolori riferiti a quelli neuropatici e, nella fattispecie, lamentano ugualmemte bruciore, formicolio e disestesie in risposta a stimoli termici o meccanici.
La dose-risposta di pregabalin per il dolore, il PGIC (Patient Global Impression of Change) e le misure di qualità del sonno nella neuropatia diabetica periferica dolente (pDPN), la nevralgia post-erpetica (PHN) e la fibromialgia (FM) sono rilevanti per i medici che trattano questi pazienti.
Questa analisi mirava a dimostrare la dose-risposta di pregabalin per ogni indicazione e descrivere l’insorgenza (incidenza), l’inizio/la continuazione (prevalenza) e la risoluzione degli eventi avversi (eventi avversi) che si verificano durante il trattamento.
I dati derivano da 14 studi controllati con placebo sul pregabalin a dose fissa in pazienti pDPN, PHN e FM; gli studi sono stati raggruppati all’interno di ciascuna indicazione.
I pazienti avevano un punteggio medio del dolore al basale ≥ 6 su una scala di valutazione numerica di 11 punti. Un modello iperbolico dose-risposta di Emax ha esaminato la dose-risposta di pregabalin per dolore, PGIC e qualità del sonno. Le valutazioni di sicurezza includevano l’insorgenza e la prevalenza di eventi avversi comuni ogni settimana e la risoluzione nei primi 2 mesi di trattamento.
In tutte le indicazioni, la probabilità che i pazienti presentassero sollievo dal dolore e miglioramenti nella PGIC e nella qualità del sonno aumentava in modo dose-dipendente con l’aumentare delle dosi.
In tutte le indicazioni, le nuove incidenze di vertigini e sonnolenza erano più alte dopo 1 settimana di trattamento, con poche nuove segnalazioni successive ad una data dose.
I tassi di prevalenza sono diminuiti costantemente dopo 1 settimana di trattamento.
Nei pazienti con fibromialgia, l’aumento di peso di nuova insorgenza è emerso 6-8 settimane dopo il trattamento; i tassi di prevalenza generalmente aumentati poi sono rimasti costanti nel tempo. Ad eccezione dell’aumento di peso, molti eventi avversi sono stati risolti nel primo mese…”
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Fonte: “Dolore da neuropatia diabetica, nevralgia post erpetica e fibromialgia: efficacia del pregabalin alla dose massima raccomandata”, PHARMASTAR