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Malattia infiammatoria intestinale – L’uso steroidi risulta legato a rischio di tromboembolismo venoso

La terapia steroidea è associata ad un aumentato rischio di eventi tromboembolici venosi in pazienti con malattia infiammatoria intestinale (IBD), ma la terapia biologica non lo è, riportano ricercatori dall’Ungheria

(Reuters Health) – Il rischio di tromboembolia venosa (TEV) è da 1,5 a 3 volte più alto nei pazienti che soffrono di IBD, rispetto a chi non soffre di IBD, con la maggior parte degli eventi che si verificano durante le riacutizzazioni della malattia. Non è chiaro se la terapia con steroidi e agenti anti-TNF alfa contribuisca a questo aumento del rischio ed è proprio questo ciò che hanno voluto approfondire Patricia Sarlos dell’Università di Pecs in Ungheria e colleghi nel loro studio i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Crohn e Colitis.

Lo studio
Sarlos e colleghi hanno esaminato otto studi retrospettivi su 40.083 pazienti con IBD trattati con steroidi e 18.435 pazienti con IBD trattati con anti TNF alfa. I pazienti con IBD trattati con steroidi avevano maggiori probabilità di sviluppare TEV rispetto ai pazienti che non assumevano tali farmaci (odds ratio, 2.2; P <0.001). Inoltre, la probabilità di avere complicanze TEV era significativamente inferiore nei pazienti con IBD trattati con anti-TNF alfa (del 73,3%) rispetto ai pazienti con IBD trattati con steroidi (P = 0,005).

Tromboprofilassi appropriata
“Queste associazioni sottolineano l’importanza delle terapie che consentono un risparmio degli steroidi nelle IBD, specialmente nei pazienti con fattori di rischio aggiuntivi per TEV – spiegano i ricercatori – La scelta tra glucocorticoidi e terapia anti-TNF alfa nella gestione dei pazienti dovrebbe tener conto anche di questi particolari, specialmente in quelle persone che hanno già avuto TEV o che hanno una storia familiare di malattie trombotiche…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Malattia infiammatoria intestinale. Uso steroidi legato a rischio di tromboembolismo venoso”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=57522