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Infezioni oculari post-operatorie – Si possono evitare con “nanospugne”

“Con il recente aumento delle operazioni di chirurgia oculare per trattare patologie come la cataratta e il glaucoma è cresciuto anche il numero di infezioni intraoculari che possono portare alla cecità. Un recente studio su modello animale, pubblicato sulla rivista della American Society for Microbiology mSphere, dimostra che si può proteggere l’occhio dalle infezioni tramite il ricorso a nanospugne.

Le infezioni intraoculari post-operatorie possono essere provocate da batteri come l’Enterococcus faecalis, il quale produce una tossina chiamata citolisina: circa il 50% delle infezioni riscontrate negli Stati Uniti dopo un’operazione di chirurgia oculare sono riconducibili a questa tossina. Le strategie terapeutiche attuali, spiega la coordinatrice della ricerca Michelle Callegan, non sono adatte ad affrontare il problema.

Un’infezione intraoculare si manifesta quando determinati microorganismi vengono accidentalmente introdotti nell’occhio durante un’operazione chirurgica, oppure tramite iniezioni oculari utili a trattare la degenerazione maculare legata all’età, o ancora a causa di traumi. L’Enterococcus faecalis fa parte di una categoria specifica di infezioni, la cui patogenesi è legata alla produzione delle cosiddette tossine formanti pori.

Queste tossine sono fra i principali responsabili dei danni alla retina nelle infezioni intraoculari e comprendono circa il 25-30% delle proteine batteriche citotossiche. Fra queste si possono citare la tossina alfa dello Staphylococcus aureus, la pneumolisina dello Streptococcus pneumonia e la già citata citolisina. «Se si presenta un’infezione nella cornea, le tossine di questi batteri distruggono l’epitelio e provocano ulcere», spiega la dottoressa Callegan. Quando l’infezione è all’interno dell’occhio si verificano danni irreparabili alla retina.

I metodi attuali per combattere questo tipo di infezioni, prosegue la ricercatrice, sono piuttosto scadenti: «Possiamo usare antibiotici che uccidano i microorganismi, e usiamo antinfiammatori come i corticosteroidi, ma non esiste una buona strategia per le tossine».

Dopo aver appreso dello sviluppo, da parte di un team di ricerca presso l’Università della California presso San Diego, di nanospugne in grado di assorbire le tossine dello Staphylococcus aureus, Callegan e colleghi hanno sperimentato la tecnica sulle infezioni intraoculari. Le nanospugne sono costituite da nanoparticelle circondate da una membrana di globuli rossi. Quest’ultima si lega alle tossine, impedendo loro di interagire con le altre cellule…”

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Fonte: “Infezioni oculari post-operatorie: si possono evitare con le “nanospugne”,” notizie mediche.it

Tratto dahttps://notiziemediche.it/cataratta/infezioni-oculari-post-operatorie-si-possono-evitare-con-le-nanospugne/