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Artrite reumatoide – Se si trattano tempestivamente le forme indifferenziate, la progressione è più difficile

Se si trattano tempestivamente le artriti indifferenziate all’esordio (soprattutto con metotressato), la progressione ad artrite reumatoide (AR) è più difficoltosa. E’ questo il responso di una rassegna sistematica di letteratura (con annessa metanalisi), di recente pubblicazione su Arthritis Care and Research che sottolinea, ancora una volta, l’importanza del diagnosi e del trattamento tempestivo delle artriti indifferenziate

Razionale e disegno dello studio
Con il termine “artrite indifferenziata” si fa riferimento ad una condizione di tipo artritico che non soddisfa i criteri assegnati per una condizione artritica specifica, ricordano gli autori nell’introduzione allo studio.

Alcuni casi di questo tipo di artrite si risolvono spontaneamente, ma quasi la metà tende ad evolvere in artrite reumatoide (AR) nel giro di un anno.

Si capisce, pertanto, come un trattamento tempestivo delle artriti indifferenziate possa avere anche, come ripercussione, la loro mancata progressione in AR.

Molti i fattori invocati che sono stati legati alla progressione in AR: tra questi abbiamo la sieropositività per il fattore reumatoide (RF), la presenza dell’allele HLA-DRB1*04 allele, come pure l’età avanzata, l’elevata attività di malattia e la sieropositività agli ACPA.

Fino ad oggi, tuttavia, non esiste ancora una visione condivisa su quali pazienti dovrebbero essere trattati per prevenire l’evoluzione e la cronicizzazione dell’artrite.

Di qui il nuovo studio, nel corso del quale è stata effettuata una ricerca sistematica della letteratura sui principali database bibliografici biomedici finalizzata all’individuazione dei trial che avevano valutato l’efficacia dei trattamenti utilizzati nei pazienti con artrite indifferenziata.

La ricerca di letteratura ha portato all’individuazione di 8 trial clinici randomizzati e di un trial in aperto. Su questi è stata effettuata, successivamente, la metanalisi che ha preso in considerazione l’outcome primario della progressione in AR.

I trial inclusi nella metanalisi avevano una durata compresa tra 12 e 30 mesi ed hanno incluso 981 individui aventi un’età compresa tra 31 e 58 anni. Oltre all’endpoint primario della progressione dell’artrite indifferenziata in AR, i trial considerati per la metanalisi prevedevano altri endpoint quali i punteggi DAS e quello relativo alla progressione del danno radiografico…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite reumatoide, se si trattano le forme indifferenziate, la progressione è più difficile”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/artrite-reumatoide-se-si-trattano-le-forme-indifferenziate-la-progressione-pi-difficile-25429