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Malattie infiammatorie intestinali – Forte legame con industrializzazione

Con l’occidentalizzazione, in molti sarebbero a rischio sempre più frequente di soffrire di malattia di Crohn o di colite ulcerosa. L’incidenza sarebbe in aumento nei nuovi Paesi industrializzati tra Africa, Asia e Sud America. Lo studio su Lancet

31 OTT – (Reuters Health) – Esiste un forte legame tra industrializzazione e occidentalizzazione di un paese e l’incidenza di malattie infiammatorie dell’intestino (IBD – inflammatory bowel disease). A esprimere la loro preoccupazione su Lancet sono stati ricercatori dell’Università di Hong Kong, guidati da Siew Ng, i quali avrebbero raccolto tutti i dati pubblicati in letteratura tra il 1990 e il 2016, analizzando 119 studi sull’incidenza delle IBD e 69 sulla prevalenza, creando una mappa interattiva per visualizzare il cambiamento a livello mondiale.

Da una parte, nei Paesi occidentali, il tasso di incidenza delle malattie infiammatorie dell’intestino avrebbe subito un arresto dal 1990, con il 73% degli studi sulla malattia di Crohn e l’83% di quelli su colite ulcerosa, che mostravano tassi stabili o in discesa. Tuttavia, il peso della malattia resta alto, con una prevalenza che nel Nord America, in Oceania e nella maggior parte dei Paesi europei supera lo 0.3%. I più alti valori di prevalenza sarebbero stati riportati in Europa con 505 casi di colite ulcerosa ogni 100mila abitanti in Norvegia e 322 casi di Crohn ogni 100mila abitanti in Germania, e in Nord America, con 286 casi di colite ulcerosa ogni 100mila abitanti negli USA e 319 di malattia di Crohn ogni 100mila abitanti in Canada.

Nel frattempo, l’incidenza sarebbe in aumento nei nuovi Paesi industrializzati tra Africa, Asia e Sud America. In Brasile, per esempio, la variazione percentuale annua sarebbe stata di +11,1% per la malattia di Crohn e di +14,9% per la colite ulcerosa dal 1998 al 2012; e a Taiwan, la variazione sarebbe stata rispettivamente di +4,0% e +4,8% dal 1998 al 2008.

Anche se la causa delle IBD è sconosciuta, lo studio conferma che “l’occidentalizzazione della dieta e l’urbanizzazione possono svolgere un ruolo – afferma Ng – Educare i medici è importante per aumentare la consapevolezza della malattia e prevenire ritardi nella diagnosi, evitando così di favorire la progressione della malattia”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Malattie infiammatorie intestinali. Forte legame con l’industrializzazione”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=55352