Sclerosi sistemica – Efficacia di tocilizumab duratura in fase 2
“L’efficacia del trattamento con tocilizumab sottocute si mantiene nel tempo, stando ai risultati della fase in aperto di uno studio multicentrico randomizzato di fase 2, pubblicato su ARD
Come è noto, in presenza di sclerosi sistemica, è presente una morbi-mortalità elevata nei pazienti, soprattutto quelli con coinvolgimento polmonare della malattia.
Le opzioni di trattamento per questa condizione sono limitate: la ciclofosfamide, infatti, è stata a lungo utilizzata nelle forme di malattia con coinvolgimento polmonare, ma si associa a tossicità significativa, mentre il trapianto di cellule staminale ha migliorato la fibrosi cutanea e la funzione polmonare, ma si associa a rischi e a costi elevati.
Il razionale d’impiego di tocilizumab, anticorpo monoclonale diretto con il recettore alfa di IL-6, si basa sull’ipotesi, sostanziata da alcuni studi, di un coinvolgimento di questa citochina nella patogenesi della sclerosi sistemica, con pazienti che mostrano un innalzamento dei livelli di espressione di IL-6 nelle cellule endoteliali e nel siero.
Su questi presupposti è stato allestito the faSScinate study, un trial multicentrico condotto in Europa e negli USA, che ha reclutato 87 pazienti con malattia attiva da non più di 5 anni.
La maggioranza dei pazienti dello studio era di sesso femminile e di etnia Caucasica, con uno score cutaneo Rodnan totale modificiato pari a 25.
Il trattamento si basava, previa randomizzazione, su iniezioni monosettimanali di tocilizumab 162 mg o di placebo…”
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Fonte: “Sclerosi sistemica, efficacia di tocilizumab duratura in fase 2”, PHARMASTAR