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L’Associazione italiana per la ricerca e la cura delle malattie degli occhi – Dall’occhio bionico alla prevenzione del melanoma oculare

L’Associazione italiana per la ricerca e la cura delle malattie degli occhi – Aircmo dona 50mila euro all’Aou pisana per l’eccellenza in ambito oculistico

Pisa, 24 ottobre 2017 – La protesi oculare Argus II, l’‘occhio bionico’(*) in grado di restituire parzialmente la vista in pazienti non vedenti a seguito di retinite pigmentosa – metodica che in Aou pisana è stata applicata con successo per la prima volta al mondo nel 2011 nell’Unità operativa di Chirurgia oftalmica allora diretta dal professor Stanislao Rizzo e dal suo staff – ha fruttato un premio che servirà a finanziare un progetto per la prevenzione e la cura del melanoma oculare.

A questo serviranno infatti i 50mila euro che l’Aircmo, Associazione italiana per la ricerca e la cura delle malattie degli occhi, ha donato alla medesima struttura oculistica dell’Aoup, adesso diretta dal dottor Guglielmo Pellegrini, per la ricerca pubblicata sull’American Journal of Ophthalmology riguardante proprio l’impianto di protesi retinica per il quale Pisa ha fatto da apripista a livello mondiale.

La cerimonia di consegna del premio è avvenuta a Castiglione della Pescaia, alla presenza dello stesso prof. Rizzo, autore della ricerca, attualmente in forze all’ospedale di Careggi, del dott. Pellegrini che, dal 2016, ha assunto le redini dell’Unità operativa di Chirurgia oftalmica dell’Aoup, della dott.ssa Federica Genovesi Ebert, oculista collaboratrice della ricerca e responsabile del percorso assistenziale integrato sul “Melanoma oculare” (che afferisce alla medesima Unità operativa) e il direttore sanitario dell’Aoup Silvia Briani.

La somma servirà a finanziare una borsa di studio di due anni per un giovane specialista oculista, che dovrà realizzare un database condivisibile per tutte le specialistiche coinvolte nel trattamento del melanoma oculare.

L’obiettivo è di aggiornare in tempo reale i dati relativi a diagnosi, trattamento e follow-up dei pazienti che verranno arruolati in futuro, insieme a quelli che vengono già seguiti dal 2003. Inoltre la ricerca si propone di studiare il loro profilo genetico, per migliorare il trattamento delle metastasi che attualmente non hanno terapia risolutiva.

L’incidenza annuale di questa malattia, che rappresenta il tumore dell’adulto più frequente, con una elevata percentuale di mortalità, in Usa è di circa 2.500 nuovi casi, con 6-8 nuovi casi per milione di abitanti; ma considerando solo la fascia di età > di 50 anni l’incidenza sale a 21 nuovi casi, con una mortalità a 10 anni del 50%…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dall’occhio bionico alla prevenzione del melanoma oculare”, insalute news

Tratto dahttps://www.insalutenews.it/in-salute/dallocchio-bionico-alla-prevenzione-del-melanoma-oculare/