Sepsi – Per ogni ora di terapia antibiotica inappropriata mortalità aumentata fino al 7%
“Prof. Antonio Chirianni, Presidente Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT: “Esistono già tecnologie innovative che consentono di avere una diagnosi clinica in sole 7 ore contro i 2-3 giorni delle strumentazioni tradizionali, ma sono ancora poco diffuse”. Le Società scientifiche AMCLI, FADOI, SIAARTI, SIM, SIMEU e SIMIT: “Che la diagnosi in poche ore delle infezioni batteriche diventi opportunità concreta nei nostri ospedali. Salva vite umane, limita gli effetti collaterali degli antibiotici e riduce le resistenze che entro il 2050 causeranno più vittime del cancro”
Roma, 11 settembre 2017 – Colpisce 20-30 milioni di persone nel mondo, 250mila casi solo in Italia, di cui 1 su 4 non sopravvive, per un totale di 60mila morti l’anno. Il suo nome è sepsi ed è la conseguenza di una grave risposta dell’organismo a un’infezione che danneggia tessuti e organi.
La sepsi rappresenta un’emergenza sanitaria in costante aumento, dall’esito fatale se non diagnosticata precocemente e trattata tempestivamente. Un’emergenza legata a doppio filo ad altri due problemi di grande importanza: le multi-resistenze e le infezioni ospedaliere. Queste ultime sopraggiungono in circa il 5-7% dei pazienti ricoverati negli ospedali italiani (fino al 15% nei reparti di terapia intensiva), 500-700mila casi in totale, con una mortalità del 3%.
La Giornata Mondiale della Sepsi, che si celebra ogni anno il 13 settembre, è l’occasione per le principali società scientifiche – AMCLI (Associazione Microbiologi Clinici Italiani), FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti), SIAARTI (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva), SIM (Società Italiana di Microbiologia), SIMEU (Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza) e SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali) – per ribadire la portata di questi fenomeni e sollecitare contromisure efficaci e sostenibili.
Il tema dell’antibiotico resistenza sarà anche al centro del prossimo G7 della Salute, in programma a novembre a Milano. L’uso improprio o eccessivo di antibiotici è, infatti, alla base dell’aumento del fenomeno della resistenza a questi farmaci, con selezione di ceppi di batteri multi-resistenti, specialmente all’interno delle strutture sanitarie.
“Quando parliamo di sepsi e antibiotico resistenza ci riferiamo a fenomeni time-dependent”, ha affermato Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI, Associazione Microbiologi Clinici Italiani. “Accorciare i tempi di passaggio dalla cosiddetta terapia empirica ragionata a quella ottimale, ovvero specifica rispetto al batterio che ha causato l’infezione, può consentire di ridurre notevolmente la mortalità da sepsi. Infatti, si stima che questa aumenti fino al 7% al trascorrere di ogni ora in cui il paziente è sottoposto a un trattamento antibiotico non appropriato”, ha aggiunto Clerici…”
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Fonte: “Sepsi, per ogni ora di terapia antibiotica inappropriata la mortalità aumenta fino al 7%”, insalute news