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Evolocumab (anti-PCSK9, potente ipocolesterolemizzante-LDL) – Conferma sul New England: non altera le funzioni cognitive

Dopo una prima presentazione alla 66ma edizione dell’American College of Cardiology (ACC), sono stati pubblicati online sul “New England Journal of Medicine” i risultati definitivi dello studio EBBINGHAUS che eliminano qualunque timore rispetto alla possibilità che il trattamento con evolocumab (anti-PCSK9, potente ipocolesterolemizzante-LDL) possa influire negativamente sulle funzioni cognitive

«Nel primo studio sulle funzioni cognitive disegnato in modo prospettico con un inibitore PCSK9 utilizzando una strumentazione validata, abbiamo dimostrato che non vi sono differenze significative tra i pazienti che assumono evolocumab e quelli che ricevono un placebo» affermano gli autori del lavoro, guidati da Robert P. Giugliano, del Brigham and Women’s Hospital di Boston.

«Questi risultati» aggiungono «sono rassicuranti sia per i medici sia per i pazienti perché dimostrano che i livelli di colesterolo LDL possono essere abbassati mediante evolocumab a valori ben inferiori ai target degli attuali trattamenti, senza effetti negativi sulla memoria o su altri domini cognitivi» aggiungono.

In particolare, l’effetto di evolocumab sulla funzione esecutiva (endpoint primario) è stato non inferiore al placebo e non si sono rilevate differenze statisticamente significative tra l’inibitore PCSK9 sugli altri domini cognitivi testati: memoria di lavoro, funzione della memoria e velocità psicomotoria (endpoint secondari). Storicamente, la comunità clinica cardiologica ha sempre avuto timori che livelli bassi di colesterolo LDL potessero avere un impatto sulla funzione cognitiva, anche se dati di letteratura in merito erano molto scarsi e già le statine erano state “scagionate” dalla stessa accusa.

Lo studio EBBINGHAUS, una ‘costola’ del FOURIER
È nato così lo studio EBBINGHAUS (Evaluating PCSK9 Binding antiBody Influence oN coGnitive HeAlth in high cardiovascUlar risk Subjects) – condotto in un sottogruppo di pazienti arruolati nel trial placebo-controllato con outcomes cardiovascolari FOURIER (Further Cardiovascular OUtcomes Research with PCSK9 Inhibition in Subjects with Elevated Risk)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Conferma sul New England, l’anti-PCSK9 evolocumab non altera le funzioni cognitive”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/conferma-sul-new-england-lanti-pcsk9-evolocumab-non-altera-le-funzioni-cognitive-24651