Leucemia mieloide acuta – Midostaurina con chemio migliora sopravvivenza pazienti con FLT3 mutato
“L’aggiunta di midostaurina alla chemioterapia standard permette di migliorare sia la sopravvivenza globale (OS) sia la sopravvivenza libera da eventi (EFS) nei pazienti con leucemia mieloide acuta portatori di una mutazione del gene FLT3
Lo dimostrano i risultati dello studio multicentrico internazionale di fase III RATIFY, presentati a Madrid in occasione del congresso annuale della European Hematology Association e pubblicato in contemporanea sul New England Journal of Medicine.
Proprio sulla base di questi risultati, lo scorso aprile la Food and Drug Administration ha dato il suo via libera a midostaurina (sviluppata da Novartis) come componente della terapia combinata per i pazienti adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi FLT3-positivi.
“Abbiamo visto che midostaurina, un inibitore delle chinasi multitarget, ha portato a un miglioramento degli outcome nei giovani adulti affetti da leucemia mieloide acuta e portatori di una mutazione di FLT3, una popolazione che ha una prognosi sfavorevole e rappresenta circa un quarto di tutti i pazienti con leucemia mieloide acuta” ha affermato il primo autore dello studio, Richard M. Stone, del Dana-Farber Cancer Institute e professore di medicina presso la Harvard University di Boston.
Midostaurina, un inibitore di FLT3 sviluppato originariamente come inibitore della protein chinasi C per il trattamento dei tumori solidi, si è dimostrata efficace in fase I quando aggiunta alla chemioterapia durante i cicli di induzione e di consolidamento, specialmente nei pazienti che presentavano una mutazione di FLT3…”
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Fonte: “EHA2017: leucemia mieloide acuta, midostaurina aggiunta alla chemio migliora la sopravvivenza nei pazienti con FLT3 mutato”, PHARMASTAR