Spesa farmaceutica – Bene solo la convenzionata
“È un quadro contrastante quello delineato da QuintilesIMS Italia a proposito della spesa farmaceutica convenzionata e ospedaliera, con la prima saldamente sotto controllo e la seconda che mostra un “buco” che supererà probabilmente i due miliardi di euro
Luci e ombre sul rispetto del fondo di spesa programmato malgrado le modifiche delle regole sui tetti inseriti nell’ultima finanziaria e la definizione di un budget specifico per i farmaci innovativi (specialmente le rivoluzionarie ma costosissime terapie in grado di eradicare l’epatite C).
È un quadro contrastante infatti quello delineato da QuintilesIMS Italia a proposito della spesa farmaceutica convenzionata (medicinali venduti in farmacia a carico del Servizio Sanitario Nazionale) e quella ospedaliera (ora chiamata “per acquisti diretti”) comprendente i farmaci per i pazienti ricoverati e la distribuzione diretta. La prima è saldamente sotto controllo rimanendo entro il tetto stabilito con un avanzo di spesa tra i 450 – 550 milioni con quattordici regioni in attivo (quindi in linea con il budget) alcune delle quali con scarti positivi del 15-20% rispetto alla spesa programmata (Toscana, Veneto, Emilia Romagna) mentre la maggior parte delle sei regioni ‘in rosso’ sulla convenzionata presentano differenze in valori assoluti e percentuali tutto sommato contenute: 2% circa il Lazio, 3% la Calabria, per un massimo attorno all’11% della Puglia (tra i 66 e gli 80 milioni)….”
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Fonte: “Spesa farmaceutica: bene solo la convenzionata, ancora in rosso in ospedale”, ABOUTPHARMA