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SLA familiare – Pirimetamina riduce livelli di SOD1 nel liquor in fase 1/2

“La pirimetamina risulta sicura e ben tollerata nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) ed è in grado di produrre una significativa riduzione del contenuto totale di proteina SOD1 (superossido dismutasi Cu/Zn) nel liquido cerebrospinale (CSF) nei pazienti con SLA causata da differenti mutazioni SOD1. Sono comunque necessari ulteriori studi a lungo termine per valutarne l’efficacia clinica. Sono le evidenze riportate in uno studio pubblicato sugli “Annals of Neurology”

«Mutazioni della SOD1, enzima citoplasmatico ad azione scavenger sui radicali liberi, rendono conto di una quota compresa tra il 3 e il 23% dei casi familiari (SLA familiare [fSLA]) e dall’1 al 3% dei casi sporadici» ricordano gli autori, guidati da Dale J. Lange, del Dipartimento di Neurologia presso l’Hospital for Special Surgery/Well Cornell Medicine, a New York (USA).

Guadagno tossico di funzione della proteina mutata con propensione per il sistema motorio
Varie evidenze, aggiungono, portano a pensare «che vi è un guadagno tossico di funzione per la molecola SOD1 mutante con propensione per il sistema motorio. Riducendo il contenuto di SOD1 mutata si attenua la progressione della malattia in modo proporzionale alla soppressione della proteina mutata usando RNA interferente».

«Le prove nel complesso supportano l’ipotesi che la riduzione del contenuto totale di proteine SOD1 possa essere utile e influenzi il decorso della malattia nei pazienti con SLA» spiegano i ricercatori. «I tentativi di abbassare l’espressione di SOD1 sono attualmente perseguiti utilizzando oligonucleotidi antisenso e aumentando il consumo di SOD1 attivando ‘heat shock proteins’ attraverso il farmaco arimoclomolo».

Un’altra strada è quella di utilizzare farmaci già approvati per altre indicazioni che sono in grado di ridurre i livelli di SOD1. Un esempio è proprio la pirimetamina, storico farmaco antimalarico.

Il monitoraggio dei livelli di SOD nel CSF si è dimostrato un affidabile biomarker di riduzione di SOD1. «Nell’uomo con SLA e mutazioni di SOD1, la SOD1 nel CSF mostra minima variabilità ed è un biomarker affidabile per pazienti con fSLA SOD1-mediata» scrivono Lange e colleghi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “SLA familiare, la pirimetamina riduce i livelli di SOD1 nel liquor in fase 1/2”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/sla-familiare-la-pirimetamina-riduce-i-livelli-di-sod1-nel-liquor-in-fase-1-2-24434