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Demenze – Monitoraggio dell’ISS sulla rete di assistenza ai pazienti e ai loro familiari

“Vi sono Regioni come la Calabria e la Basilicata dove non risultano esserci Centri Diurni pubblici o convenzionati o Regioni come la Campania dove il numero di Centri è inadeguato. Per quanto riguarda le strutture residenziali anche per alcune grandi Regioni del Nord è emerso che hanno un numero di questi servizi presenti nel territorio carenti per il numero di casi stimati”. VAI ALLA MAPPA DEI CENTRI

Restano ancora nette le differenze tra le Regioni nella rete di assistenza ai pazienti con demenza e ai loro familiari. Un CDCD (Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze) su cinque è aperto un solo giorno a settimana, circa il 23% di queste strutture hanno tempi di attesa uguali o maggiore ai 3 mesi ed il 30% dei CDCD ha ancora un archivio cartaceo. Sono i dati dell’ultimo aggiornamento della Survey dei servizi condotto dall’Osservatorio Demenze dell’Istituto Superiore di Sanità e illustrati oggi e domani nel corso del XIII Convegno Il Contributo dei Centri per i disturbi cognitivi e le Demenze nella gestione integrata dei pazienti.

Secondo la Survey dell’ISS e “l’aggiornamento della mappa online sui servizi vi sono Regioni come la Calabria e la Basilicata dove non risultano esserci Centri Diurni pubblici o convenzionati per assistere pazienti con demenza o Regioni come la Campania dove il numero di Centri Diurni è inadeguato rispetto al numero dei casi con demenza stimati in quel territorio. Per quanto riguarda le strutture residenziali anche per alcune grandi Regioni del Nord è emerso che hanno un numero di questi servizi presenti nel territorio carenti per il numero di casi stimati”.

“Al problema della carenza di strutture – rileva l’Iss – si aggiunge quello della qualità della diagnosi: intervistando 501 referenti di queste strutture è stato possibile calcolare che nell’Italia del Sud e Isole viene effettuata una valutazione neuropsicologica completa (attenzione, linguaggio, memoria) con una frequenza inferiore al 44% rispetto alle strutture del Nord Italia e in metà delle strutture manca la figura professionale dello psicologo.”

“L’aggiornamento della mappa online con la collaborazione delle Regioni – dichiara Silvio Brusaferro, Presidente dell’ISS – è uno strumento fondamentale per capire come e dove si deve intervenire per garantire innanzitutto diagnosi appropriate e poi percorsi assistenziali adeguati”.

La Survey, infatti, ha permesso di conoscere l’organizzazione, la dotazione del personale e le attività di 577 Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze censiti (97.6% del totale), di 495 Centri Diurni (81.5% del totale) e di 628 Strutture Residenziali (48.1% del totale)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Demenze: la giungla dei centri. Iss: “Per la diagnosi 1 su 5 è aperto un solo giorno a settimana e 1 su 4 ha tempi d’attesa pari o superiori a tre mesi. Al Sud servizi inesistenti”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=78771