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Parkinson – Uso della levodopa non influisce sulla progressione

L’uso della levodopa nella malattia di Parkinson (PD) in fase iniziale non ha alcun effetto modificante la malattia, né benefico né dannoso, secondo un nuovo studio pubblicato sul “New England Journal of Medicine”

Tablet with the diagnosis parkinson’s disease on the display

«Non si è riscontrata alcuna differenza nei sintomi del PD o negli effetti collaterali della levodopa a 80 settimane in quei pazienti che hanno iniziato a prendere il farmaco alla settimana 1 e quelli che hanno iniziato alla settimana 40» specificano gli autori, coordinati da Rob de Bie, del Dipartimento di Neurologia dell’Università di Amsterdam (Olanda).

«Questo suggerisce che la levodopa non ha alcun effetto sulla progressione della malattia – sia positivo che negativo» ribadiscono gli studiosi, i quali spiegano che i pazienti e i medici possono essere riluttanti a iniziare la terapia con levodopa per il timore che l’uso prolungato possa essere associato a una più rapida progressione della malattia, a una riduzione dell’efficacia o a un aumento degli effetti collaterali.

«Ma i nostri dati ci danno la sicurezza che la levodopa non aumenta la progressione della malattia» riprendono gli autori. «Questo dovrebbe avere un grande impatto sulla pratica clinica» aggiungono. «I pazienti possono ora iniziare a prendere la levodopa con fiducia ogni volta che hanno bisogno di controllare i sintomi senza la preoccupazione che possa avere un effetto negativo».

«La malattia progredirà ancora, e la levodopa potrebbe dover essere usata più frequentemente, ma questo non sembra essere collegato all’uso passato del farmaco» precisano.

Studi precedenti con esiti conflittuali
In un editoriale di accompagnamento, Susan Bressman e Rachel Saunders-Pullman, dell’Icahn School of Medicine a Mount Sinai di New York, affermano che questo trial supporta l’attuale pratica clinica.

«Non ci sono prove che l’inizio precoce della levodopa rallenti la progressione della malattia. D’altra parte, non vi è alcun motivo per ritardare la terapia quando è clinicamente indicato» scrivono. «I risultati della presente sperimentazione, presi insieme a quelli di altri studi, supportano un trattamento che sia guidato dalla necessità clinica e che utilizzi la dose più bassa che fornisca un effetto clinico soddisfacente»…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Parkinson, l’uso della levodopa non influisce sulla progressione. Dati rassicuranti per l’inizio del trattamento”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/parkinson-luso-della-levodopa-non-influisce-sulla-progressione-dati-rassicuranti-per-linizio-del-trattamento–28732