Osteoporosi post-menopausale, combinazione teriparatide-denosumab risulta più efficace se teriparatide è a dosaggio elevato
“Il ricorso ad una terapia di combinazione a base di teriparatide (a dosaggio elevato) e denosumab risulta associato ad un incremento della densità minerale ossea (DMO) del femore e del rachide in misura maggiore rispetto alla terapia di combinazione standard in donne in post-menopausa a rischio elevato di frattura. Queste le conclusioni di DATA, un trial clinico randomizzato che è stato presentato recentemente in Canada in occasione del congresso annuale ASBMR
Razionale dello studio: come ottimizzare il ricorso a farmaci anabolici e catabolici
“I farmaci per l’osteoporosi (OP) innalzano i livelli di DMO e riducono in modo non rilevante il tasso di frattura, mentre non sono in grado di ripristinare totalmente l’integrità scheletrica nella maggior parte delle pazienti con malattia avanzata – ricordano i ricercatori nell’abstract del lavoro presentato al congresso”.
Non solo: l’impiego dei farmaci anabolici è limitato a 24 mesi da parte degli enti regolatori, mentre i farmaci antiriassorbitivi sono anch’essi utilizzati, normalmente, per periodi di tempo limitati.
“Di qui – spiegano i ricercatori – la necessità di implementare regimi di trattamento in grado di ripristinare in modo rapido e totale la robustezza ossea nelle pazienti con OP significativa”.
Obiettivi dello studio
In origine, lo studio DATA aveva dimostrato che denosumab, con la co-somministrazione di teriparatide, era in grado di inibire in modo pressochè totale i processi di riassorbimento osseo associati a teriparatide, assicurando, però, il mantenimento dei processi di rimodellamento osseo. I dosaggi utilizzati in quello studio erano pari, rispettivamente, a 20 µg/die di teriparatide e a 60 mg di denosumab a cadenza semestrale…”
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Fonte: “Osteoporosi post-menopausale, combinazione teriparatide-denosumab più efficace con teriparatide a dosaggio elevato”, PHARMASTAR