Carcinoma esofageo – Risultati a 3 anni sono a favore della chirurgia laparoscopica
“I pazienti affetti da carcinoma dell’esofago che necessitano di intervento chirurgico vanno incontro a una prognosi migliore dopo essere stati sottoposti a esofagectomia ibrida mini-invasiva (HMIO, hybrid minimally invasive oesophagectomy) rispetto a un intervento realizzato con tecnica aperta (OO, open oesophagectomy). Questi sono i risultati a lungo termine dello studio MIRO che saranno presentati al Congresso ESMO 2017 di Madrid
Lo sperimentatore Dr. Guillaume Piessen, dell’University Hospital C. Huriez, Lille, Francia ha affermato che i dati maturi dello studio di fase 3, con follow-up mediano di 48,8 mesi, dimostrano che il ridotto trauma chirurgico, associato a un approccio laparoscopico, non diminuisce la sicurezza.
“Oltre a una riduzione del 69% della morbilità maggiore intra e post-operatoria, la sopravvivenza globale a tre anni è migliorata nel gruppo sottoposto a laparoscopia, a dimostrazione che questa è una procedura oncologicamente valida”, ha ribadito il dottor Piessen.
Anche se la differenza in termini di sopravvivenza tra i gruppi non è risultata statisticamente significativa, lo sperimentatore ha parlato di differenza “clinicamente molto rilevante”.
Lo studio MIRO ha arruolato, in 13 centri, 207 pazienti adulti con tumore resecabile del terzo medio o inferiore dell’esofago. Essi sono stati randomizzati a HMIO o a OO.
A 30 giorni, la mortalità maggiore post-operatoria è stata rilevata in un numero significativamente minore di pazienti sottoposti a HMIO rispetto al gruppo OO (35,9% vs 64,4%, odds ratio [OR] 0,31, 95% IC 0,18-0,55; p <0,001)…”
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Fonte: “Carcinoma esofageo: risultati a 3 anni sono a favore della chirurgia laparoscopica. ESMO 2017”, PHARMASTAR