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Artrite psoriasica – Persistenza dolore evidenzia limiti terapie attuali

“Due studi presentati a Madrid al congresso annuale della European League Against Rheumatology (EULAR) hanno evidenziato diverse limitazioni nel trattamento attuale dei pazienti con artrite psoriasica

Nel primo studio, un’analisi dei dati riportati da pazienti del mondo reale ha evidenziato che il dolore auto-riferito è comune tra i pazienti con artrite psoriasica nonostante il trattamento con le terapie biologiche attualmente disponibili. Il dolore grave è risultato associato a una maggiore compromissione della qualità della vita legata alla salute, della funzionalità fisica, della capacità di impegnarsi in attività varie e della produttività lavorativa.

In un secondo studio, la presenza nei pazienti affetti da artrite psoriasica di comorbidità, come malattie cardiovascolari, diabete e depressione, è risultata associata a un’attività della malattia al basale più alta, a un aumento del rischio di interrompere il trattamento con un anti-TNF e a una riduzione della percentuale di risposta clinica.

Necessità di trattamenti allevino il dolore in modo rapido e duraturo
Nel primo studio, pazienti con artrite psoriasica sottoposti a un trattamento biologico tradizionale (per lo più un anti-TNF) per 3 o più mesi hanno compilato su base volontaria questionari in cui si raccoglievano informazioni sull’assunzione di antidolorifici da banco, sullo status lavorativo, sulla qualità di vita correlata alla salute, sulla compromissione della funzionalità fisica e su quella delle dell’attività e della produttività lavorativa.

Le risposte alla sezione sul dolore del questionario SF3, hanno evidenziato che, nonostante il trattamento, più di un terzo (il 36,8%) dei pazienti analizzati aveva un dolore severo e poco meno di un terzo (il 30%) un dolore moderato. Un dolore più forte è risultato associato a un aumento significativo dell’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) su prescrizione (P = 0,0026) e di oppiacei (P = 0,0065), nonché di antidolorifici da banco (P < 0,0001).

“Questi risultati evidenziano la necessità di trattamenti per l’artrite psoriasica che forniscano un miglioramento duraturo del dolore, al fine di ridurre l’impatto della malattia sulla vita quotidiana dei pazienti e sui costi risultanti per la società” ha affermato l’autore principale del lavoro, Philip Conaghan, dell’Università di Leeds, nel Regno Unito. “Dovremmo anche valutare se una determinata terapia biologica controlla adeguatamente l’infiammazione e prendere in considerazione le cause non infiammatorie del dolore alle articolazioni” ha aggiunto il professore.

La compromissione della qualità della vita correlata alla salute tra i pazienti con artrite psoriasica è risultata maggiore all’aumentare della gravità del dolore. Ciò si è riflesso nelle differenze nei punteggi per i domini non legati al dolore dell’SF-36 (Funzionamento fisico, salute generale, vitalità, funzionamento sociale, fisico ed emotivo e salute mentale), tutte clinicamente e statisticamente significative (P < 0,0001) tra i diversi livelli di gravità del dolore…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite psoriasica, persistenza del dolore evidenzia i limiti delle terapie attuali”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/artrite-psoriasica-persistenza-del-dolore-evidenzia-i-limiti-delle-terapie-attuali-24444