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Sclerosi multipla (SM) recidivante remittente (RRSM) – In fase 2, inibitore selettivo orale di BTK riduce le lesioni ipercaptanti alla RM cerebrale

In uno studio randomizzato di fase 2 condotto su pazienti con sclerosi multipla (SM) recidivante remittente (RRSM) evobrutinib (inibitore selettivo orale della Bruton-tirosin-chinasi [BTK]) alla dose di 75 mg/die ha dimostrato di ridurre in modo significativo rispetto al placebo il numero di lesioni gadolinio (Gd)-captanti alla risonanza magnetica (RM) cerebrale pesate in T1. I risultati sono stati pubblicati sul “New England Journal of Medicine”

«La BTK regola le funzioni delle cellule B e delle cellule mieloidi che sono implicate nella patogenesi della SM» ricordano gli autori, guidati da Xavier Montalban, dell’Ospedale Universitario Vall d’Hebron di Barcellona. «Le cellule B antigene-attivate esercitano funzioni effettrici attraverso la presentazione dell’antigene e la produzione di citochine e anticorpi. I macrofagi e le microglia che sono abbondanti nelle lesioni della SM, contribuiscono al danno e alla riparazione dei tessuti» specificano.

«Evobrutinib» aggiungono «è un inibitore selettivo orale della BTK che ha dimostrato di inibire l’attivazione delle cellule B sia in vitro che in vivo». Gli inibitori della BTK sono attualmente in fase di studio in diversi tipi di malattie autoimmuni, tra cui il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide e appunto la SM.

In sperimentazioni diversi dosaggi 
In questo trial randomizzato in doppio cieco di fase 2, i ricercatori hanno assegnato i pazienti con SM recidivante a uno di cinque gruppi: placebo, evobrutinib (alla dose di 25 mg una volta al giorno, 75 mg una volta al giorno, o 75 mg due volte al giorno) o dimetil fumarato in aperto come riferimento. «Abbiamo selezionato le dosi di evobrutinib che sono state utilizzate in questo studio per coprire una serie di leganti di recettori BTK che si attendeva fossero efficaci sulla base di modelli animali» dichiarano gli autori.

«L’endpoint primario» spiegano «era il numero totale (cumulativo) di lesioni Gd-captanti alla RM pesate in T1 identificate alle settimane 12, 16, 20 e 24. Endpoint chiave secondari comprendevano il tasso annuale di recidive e la variazione rispetto al basale nel punteggio dell’Expanded Disability Status Scale (EDSS)»…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “SM: evobrutinib, inibitore selettivo orale di BTK, riduce in fase 2 le lesioni ipercaptanti alla RM cerebrale”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/sm-evobrutinib-inibitore-selettivo-orale-di-btk-riduce-in-fase-2-le-lesioni-ipercaptanti-alla-rm-cerebrale–29789