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Tachicardie ventricolari (VT) – Ablazione possibile con somministrazione stereotassica di radiazioni a fasci esterni

La somministrazione stereotassica di radiazioni a fasci esterni può potenzialmente essere utilizzata per l’ablazione della fonte di tachicardie ventricolari (VT) refrattarie ad altre terapie con farmaci e dispositivi. Lo suggerisce una piccola serie di casi pubblicata sul “New England Journal of Medicine”. Il targeting della radiazione è stato guidato dall’imaging e dalla mappatura elettrofisiologica non invasiva

Studio pilota su 5 pazienti
In 5 pazienti (1) con un carico elevato di VT refrattaria ai farmaci, che avevano sofferto di ripetute attivazioni del defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD), la prevalenza di VT è diminuita drasticamente anche nelle prime 6 settimane dopo il trattamento, il periodo di blanking predefinito per l’analisi dei risultati nello studio. E la riduzione del rischio ha raggiunto il 99% nel follow-up a 1 anno.

Tre dei quattro pazienti vivi a 12 mesi non erano in trattamento con agenti antiaritmici, secondo il rapporto. «Abbiamo sviluppato un modo per completare una complessa procedura di ablazione cardiaca ed effettuarla in modo non invasivo in meno di 15 minuti» sottolineano gli autori, coordinati da Phillip S. Cuculich, della Scuola di Medicina dell’Università di Washington, a St. Louis (USA).

I cinque pazienti erano giunti regolarmente in VT nonostante diversi agenti antiaritmici e, in alcuni casi, l’ablazione con catetere, riferiscono gli autori. «Quindi si trattava di una popolazione gravemente malata, in stadio molto avanzato, e vedere un effetto positivo su questi pazienti nel corso del primo anno è stato abbastanza sorprendente».

Se questa tecnica di ablazione miocardica “non invasiva” si dimostrasse efficace anche in più ampi studi clinici, «potrebbe fondamentalmente sostituire il modo in cui affrontiamo i disordini del ritmo cardiaco, ma molto lavoro deve essere fatto prima di poter fare tale affermazione in modo certo» precisano.

Per ora, l’ablazione della VT con radiazioni stereotassiche sarà probabilmente usata nei malati più severi ma con la ricerca ci dovrebbe essere un modo per ampliare la gamma di pazienti in cui utilizzarla…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tachiaritmia ventricolare, ablazione possibile con radiazione stereotassica a fasci esterni”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/tachiaritmia-ventricolare-ablazione-possibile-con-radiazione-stereotassica-a-fasci-esterni-25562