Steatoepatite non alcolica – Nuovo inibitore di acetil-CoA carbossilasi, GS-0796, la migliora
“Dal Liver Meeting di Washington arrivano promettenti dati per il trattamento dei pazienti con steatoepatite non alcolica. Parliamo del un nuovo inibitore di acetil-CoA carbossilasi, GS-0796, che ha significativamente migliorato la steatosi epatica e i marcatori di fibrosi selezionati
“Studi precedenti hanno dimostrato che la lipogenesi de novo è associata alla patogenesi di NASH e può essere legata alla steatoepatite e alla lipotossicità”, ha sottolineato nella sua presentazione Rohit Loomba, direttore del Centro di Ricerca sulla NAFLD, UC San Diego Health e professore di medicina a UC San Diego School of Medicine.
“Nel modello pre-clinico, l’inibizione dell’acetil-CoA carbossilasi ha dimostrato di migliorare l’infiammazione in caso di steatosi e fibrosi”.
I ricercatori hanno reclutato nello studio 126 pazienti con NASH senza cirrosi. Il farmaco in questione, GS-0796, è un inibitore orale dell’ acetil-CoA carbossilasi che ha precedentemente dimostrato la riduzione della lipogenesi de novo e del grasso epatico.
I ricercatori hanno assegnato in modo casuale i pazienti a ricevere 20 mg del farmaco una volta al giorno, 5 mg una volta al giorno o placebo. La maggior parte dei pazienti erano donne (65%) e avevano diabete (60%).
I ricercatori hanno anche effettuato misure della densità protonica della frazione di grasso (PDFF) che è un vero e proprio imaging quantitativo di steatosi epatica, stimata attraverso MRI. Sono state eseguite anche misure di elastografia transitoria e marcatori sierici di fibrosi al basale e dopo 12 settimane di terapia…”
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Fonte: “Steatoepatite non alcolica, inibizione dell’acetil-CoA carbossilasi diminuisce infiammazione e grasso epatico”, PHARMASTAR