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Demenza – Minor rischio di svilupparla con lavori cognitivamente stimolanti

di Lisa Rapaport

Secondo un recente studio, i soggetti che svolgono lavori mentalmente stimolanti potrebbero essere esposti a un rischio inferiore di demenza poiché i loro cervelli avrebbero aree corticali più plastiche che favoriscono l’assonogenesi e la sinaptogenesi

(Reuters Health) – Un nuovo studio pubblicato da BMJ indica che i soggetti che ricevono un maggiore stimolo cognitivo a lavoro potrebbero avere un rischio inferiore di demenza rispetto alle controparti con occupazioni meno stimolanti. I ricercatori – guidati da Mika Kivimaki dello University College London – hanno esaminato i dati relativi a 107.896 partecipanti a sette studi condotti dal consorzio IPD-Work, che hanno incluso misurazioni al basale della stimolazione cognitiva sul lavoro tramite questionari e cartelle cliniche elettroniche sulla demenza incidente.

Su 1,8 milioni di persone-anno a rischio, i ricercatori hanno individuato 1.143 soggetti con demenza incidente. Rispetto alle persone con scarsi livelli di stimolazione cognitiva a lavoro, quelle con mansioni cognitivamente molto stimolanti presentavano probabilità significativamente inferiori di sviluppare demenza (hazard ratio 0,77).

L’incidenza grezza di demenza ogni 10.000 persone-anno era di 4,8 casi nelle persone con elevati livelli di stimolazione cognitiva sul lavoro e 7,3 casi in quelle con bassi livelli di stimolazione. “I nostri dati indicano che la stimolazione cognitiva in età adulta potrebbe posticipare l’insorgenza della demenza”, osserva l’autore principale dello studio, Mika Kivimaki…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Minor rischio di demenza con lavori cognitivamente stimolanti”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=98187