Vasculiti ANCA-associate, per prevenire il rischio di recidive messo a punto un algoritmo personalizzato per il ritrattamento con rituximab
“E’ stata oggetto di discussione, in una presentazione orale al recente congresso EULAR, la messa a punto di un algoritmo personalizzato da parte di una equipe di ricercatori inglesi, finalizzato a raccomandare il ritrattamento con rituximab di pazienti con vasculiti ANCA-associate per prevenire il rischio di recidive, riducendo al contempo il rischio di infezioni. L’adozione di questo algoritmo potrebbe ridurre l’ipogammaglobulinemia dovuta a trattamento non necessario
Razionale e disegno dello studio
Come è noto, gli effetti clinici del rituximab sono la risultante della deplezione delle cellule B, evento che può essere identificato con la presenza del marker di superficie CD19 su queste cellule.
Rituximab si è dimostrato efficace da tempo nel trattamento delle vasculiti ANCA-associate e di altre patologie ad eziologia autoimmunitaria; ciò nonostante, molti pazienti vanno incontro a recidiva di malattia. Di qui le problematiche legate alla necessità di ri-trattamento con il farmaco in questione.
“Il tempo alla recidiva dopo trattamento con rituximab nelle vasculiti ANCA-associate è un elemento molto variabile e ancora non è chiara quale sia la strategia ottimale di ri-trattamento con rituximab – si legge nell’abstract della presentazione al Congresso”…”
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Fonte: “Vasculiti ANCA-associate, messo a punto algoritmo personalizzato per ri-trattamento con rituximab #EULAR2021”, PHARMASTAR
