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Ictus cerebrale, Fondazione Santa Lucia (Roma) – Scoperta una metodica per studiare le lesioni e predire il potenziale di recupero

La Stimolazione Magnetica Transcranica e l’Elettroencefalografia, due tecniche non invasive, sono state utilizzate per studiare le lesioni dovute ad ictus cerebrale e individuare il potenziale di recupero delle persone colpite. I risultati pubblicati su Human Brain Mapping

07 APR – Ogni anno in Italia circa 150mila persone vengono colpite da un ictus cerebrale, una patologia che rappresenta la prima causa di disabilità. Per le persone colpite è importante stabilire il prima possibile il potenziale di recupero a seguito della lesione per individuare il percorso corretto di neuroriabilitazione.

In questo ambito, una tecnica non invasiva, la stimolazione magnetica transcranica utilizzata in combinazione simultanea con l’elettroencefalografia (TMS-EEG), sta emergendo come un potente strumento per sondare i circuiti cerebrali, consentendo la valutazione di diverse proprietà corticali e, grazie ad un nuovo studio realizzato presso l’ospedale di neuroriabilitazione della Fondazione Santa Lucia Irccs, per predire il potenziale di recupero di pazienti colpiti da ictus cerebrale.

Lo studio dell’equipe di ricerca del Prof. Giacomo Koch, Direttore del Laboratorio di Neuropsicofisiologia Sperimentale della Fondazione Santa Lucia Irccs, è stato pubblicato dalla rivista scientifica Human Brain Mapping con il titolo “Evidence for interhemispheric imbalance in stroke patient as revealed by combining transcranial magnetic stimulation and electroencephalography”.

Durante la pianificazione e l’esecuzione del movimento di un arto, spiega una nota, i due emisferi cerebrali interagiscono tra loro per far sì che il movimento venga eseguito correttamente. Queste interazioni, note come dinamiche interemisferiche, sono di fondamentale importanza per molte funzioni motorie e cognitive. Nei pazienti con ictus, l’attività dell’emisfero cerebrale lesionato è spesso ridotta, con un conseguente sbilanciamento tra i due emisferi. Studiare le dinamiche interemisferiche e il loro bilanciamento è perciò di fondamentale importanza per capire il grado di recupero motorio di questi pazienti…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ictus cerebrale. Scoperta al Santa Lucia Irccs una metodica per studiare le lesioni e predire il potenziale di recupero”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=94345