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Sclerosi multipla – La relina, proteina prodotta nel fegato, dietro ai sintomi malattia

I risultati di uno studio pubblicato su Science Translational Medicine indicano che la concentrazione di relina nel sangue è correlata alla gravità e agli stadi della malattia. In modelli animali è stato osservato che la sua minore espressione ha ridotto in modo significativo i sintomi e promosso il recupero

Una nuova ricerca scientifica suggerisce una strategia più efficace per il trattamento della sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa caratterizzata da un processo infiammatorio scatenato dal sistema immunitario di cui soffrono circa 2,3 milioni di persone nel mondo e per cui esistono diverse opzioni terapeutiche che, tuttavia, possono avere effetti collaterali significativi.

I ricercatori hanno osservato una relazione tra l’espressione di una proteina prodotta nel fegato, la relina, e i sintomi caratteristici della malattia, evidenziando come le sue concentrazioni ematiche fossero correlate alla gravità e agli stadi della patologia.

Lo studio, pubblicato su Science Translational Medicine, è stato condotto su modelli animali in cui è stata indotta l’encefalomielite autoimmune sperimentale, una condizione in grado di riprodurre i principali aspetti neuroimmunologici e istopatologici della sclerosi multipla e utilizzata nella ricerca come modello della patologia in topi da laboratorio.

Quando questi animali sono stati geneticamente modificati in modo che si potesse controllare l’espressione della relina nel fegato, i ricercatori hanno scoperto che la soppressione del gene in cellule epatiche ha sostanzialmente mitigato la paralisi tipica della malattia, in alcuni casi eliminandola del tutto. Questa risposta è sembrata derivare dalla mancanza di adesione dei monociti sulle pareti dei vasi sanguigni, impedendo così l’accumulo di cellule immunitarie nel sistema nervoso centrale. Un’ulteriore conferma è stata osservata quando i ricercatori hanno provato a prevenire la paralisi attraverso anticorpi in grado di inattivare la relina, promuovendo il recupero.

I ricercatori ritengono che la riduzione della capacità delle cellule immunitarie di accumularsi e causare infiammazione attraverso la variazione delle concentrazioni di relina possa rappresentare un nuovo approccio per il trattamento dei pazienti con sclerosi multipla. Inoltre, affermano nello studio, la diminuzione dei livelli di relina nel sangue potrebbe portare a modificare il corso di molte altre condizioni contrassegnate da infiammazione cronica, tra cui la psoriasi, il morbo di Crohn e l’artite reumautoide…”

Per leggere la news in lingua originale: “Reelin depletion protects against autoimmune encephalomyelitis by decreasing vascular adhesion of leukocytes”, https://stm.sciencemag.org/content/12/556/eaay7675

Per continuare a leggere la news:

Fonte: “C’è una proteina prodotta nel fegato dietro ai sintomi della sclerosi multipla”, fanpage.it

Tratto da: https://scienze.fanpage.it/ce-una-proteina-prodotta-nel-fegato-dietro-ai-sintomi-della-sclerosi-multipla/