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Insufficienza cardiaca in pazienti con e senza diabete mellito di tipo 2 – Empagliflozin riduce mortalità cardiovascolare o ospedalizzazione

Ieri “sono stati resi noti i risultati positivi dello studio di fase III EMPEROR-Reduced condotto in adulti con insufficienza cardiaca a ridotta frazione di eiezione con e senza diabete. Lo studio EMPEROR-Reduced ha raggiunto il suo endpoint primario, dimostrando la superiorità di empagliflozin (10 mg) rispetto al placebo nel ridurre il rischio composito di mortalità cardiovascolare o di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, quando aggiunto allo standard di cura

E’ oramai una corsa tra gli anti SGLT-2 a chi porta i risultati più convincenti a livello renale e cardiovascolare, dando per scontato il buon controllo glicemico ottenibile con questi farmaci.

Il profilo di sicurezza di empagliflozin, si è confermato simile per tutti i pazienti rispetto a quanto già noto.

“L’insufficienza cardiaca è il disturbo cardiovascolare cronico più importante e grave del mondo, fortemente disabilitante, che mette a rischio le vite di milioni di persone,” ha dichiarato Milton Packer, Presidente del Comitato Esecutivo per il Programma EMPEROR e eminente studioso di Scienze Cardiovascolari presso il Baylor University Medical Center di Dallas, Texas, USA. “Irisultati dello studio EMPEROR-Reduced suggeriscono che gli SGLT2ì potrebbero diventare il nuovo standard di cura di questa patologia, contribuendo significativamente al miglioramento dei risultati raggiunti oggi con i trattamenti ad oggi disponibili.”

L’insufficienza cardiaca è la principale causa di ospedalizzazione negli Stati Uniti e in Europa, e anche il numero di pazienti in  l’Asia è  in aumento. Il rischio di mortalità in persone con insufficienza cardiaca aumenta ad ogni ricovero ospedaliero. L’insufficienza cardiaca con ridotta frazione di eiezione si verifica quando il muscolo cardiaco non si contrae in modo efficace e pompa meno sangue nel corpo rispetto a una funzione cardiaca   funzionante.  I sintomi associati all’insufficienza cardiaca, come la mancanza di respiro e l’affaticamento, possono influenzare la qualità della vita…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Empagliflozin riduce mortalità cardiovascolare o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca in pazienti con e senza diabete mellito di tipo 2”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//diabete/empagliflozin-riduce-mortalit-cardiovascolare-o-ospedalizzazione-per-insufficienza-cardiaca-in-pazienti-con-e-senza-diabete-mellito-di-tipo-2-33033