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Infarto cardiaco, Lombardia – Maxi finanziamento per identificare in anticipo e in assenza di sintomi la malattia

Cinque istituti lombardi d’eccellenza, guidati dal Centro Cardiologico Monzino, per la prima volta insieme per la ricerca contro l’infarto cardiaco. L’obiettivo è identificare in anticipo le persone che svilupperanno la malattia, per evitare che ne siano colpite

Milano – La Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica (FRRB) ha assegnato 4,7 milioni di Euro al progetto di ricerca sul rischio di infarto cardiaco “INTESTRAT-CAD”, che unisce in partnership scientifica il Centro Cardiologico Monzino, quale centro coordinatore, l’Istituto Clinico Humanitas, l’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare), l’Università di Pavia e il Policlinico San Matteo di Pavia.

L’obiettivo di INTESTRAT-CAD è trovare marcatori molecolari e/o radiologici che possano prevedere in anticipo, in assenza di sintomi, se una persona svilupperà un infarto o un’altra cardiopatia coronarica nel corso della sua vita, grazie a un approccio combinato tra dati di imaging cardiovascolare (TAC coronarica) e una serie di parametri che provengono dalle scienze cosiddette “omiche” (genomica, epigenomica, trascrittomica).

Lo studio punta infatti a ricercare nel sangue di persone senza precedenti infarti o rivascolarizzazioni coronariche – ma nelle quali la TAC abbia evidenziato una malattia aterosclerotica coronarica iniziale – uno o più biomarcatori da associare al quadro evidenziato dalla TAC. Grazie ai marcatori individuati, sarà possibile identificare questi pazienti “a rischio” con un semplice esame del sangue, e proporre loro programmi di prevenzione mirati.

“Il finanziamento della FRRB ci permette di potenziare lo studio già avviato al Monzino due anni fa, con il nome EPIFANIA – spiega Elena Tremoli, Direttore Scientifico del Centro Cardiologico Monzino – L’idea originale della ricerca parte dalla considerazione che non tutte le placche coronariche sono uguali e soprattutto non tutte conducono a un evento cardiovascolare. Dunque ci siamo posti l’obiettivo di classificare il diverso rischio di eventi coronarici dei pazienti con placche iniziali, in base a indicatori prognostici molecolari personalizzati. Conoscendo il rischio effettivo individuale, potremo così decidere chi deve sottoporsi a un programma di prevenzione mirato, e chi no. Nell’era della Medicina di Precisione deve cambiare il paradigma della cura e della prevenzione: i trattamenti per tutti dovranno progressivamente sparire, per lasciare spazio e interventi specifici per chi ne ha davvero bisogno. La Regione ha apprezzato questo approccio innovativo, tant’è che il nostro progetto si è classificato per primo nel quadro del bando biennale per le scienze omiche applicate a malattie complesse”.

“La partnership con alcune delle migliori eccellenze regionali, resa possibile dal finanziamento FRRB, permette importanti evoluzioni rispetto ad EPIFANIA – dichiara Gualtiero Colombo, Responsabile dell’Unità di Genomica Funzionale e Immunologia del Monzino – Possiamo porci nuove domande di ricerca e trovare nuove risposte, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per generare modelli di predizione del rischio in cui sono esperti i colleghi dell’Università di Pavia…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Infarto cardiaco, identificare in anticipo e in assenza di sintomi la malattia. Maxifinanziamento per la ricerca”, insalutenews

Tratto da: https://www.insalutenews.it/in-salute/infarto-cardiaco-identificare-in-anticipo-e-in-assenza-di-sintomi-la-malattia-maxifinanziamento-per-la-ricerca/