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Parkinson – Alfa-sinucleina nel sistema nervoso enterico come un possibile nuovo target

Gli aggregati proteici di alfa-sinucleina che si presentano nell’intestino possono svolgere un ruolo chiave nello sviluppo della malattia di Parkinson (PD). Come riportato sul “Journal of Parkinson’s Disease”, alcuni ricercatori stanno testando l’ipotesi che, trattando il sistema nervoso enterico (SNE) con un composto in grado di inibire l’aggregazione intracellulare di alfa-sinucleina, si possa ripristinare il funzionamento enterico a breve termine e, alfine, rallentare il progressivo deterioramento del sistema nervoso centrale (SNC) a lungo termine

«Vi sono prove crescenti che il PD possa avere origine nell’intestino» spiegano gli autori, coordinati da Michael Zasloff, del MedStar Georgetown Transplant Institute, Georgetown University Medical Center, Washington.

«Il concetto è che gli aggregati della proteina alfa-sinucleina, che si ritiene svolgano un ruolo chiave nella malattia, sorgono all’interno del sistema nervoso enterico (SNE) e viaggiano lungo i nervi periferici verso il SNC dove alla fine causano infiammazione e distruzione di parti del cervello» spiegano. «Colpire la formazione di aggregati di alfa-sinucleina nello SNE può quindi rallentare la progressione della malattia».

L’immunità gastrointestinale a difesa del cervello in caso di infezioni
L’alfa-sinucleina è una delle proteine difensive prodotte dai nervi enterici quando incontrano infezioni. Nei bambini con infezioni gastrointestinali acute, per esempio, i nervi intestinali producono alfa-sinucleina.

Nei bambini che hanno subito trapianti intestinali e che sono inclini a infezioni gastrointestinali, i ricercatori hanno dimostrato che i neuroni enterici iniziano a produrre alfa-sinucleina al momento delle infezioni virali acute e questo fenomeno prosegue dopo l’infezione per molti mesi, proteggendo le cellule nervose per periodi prolungati di tempo.

All’interno di una cellula nervosa, l’alfa-sinucleina potrebbe avvolgere i virus invasori e interrompere la loro replicazione. Potrebbe anche attaccarsi a piccole vescicole contenenti neurotrasmettitori ed essere rilasciata dalle cellule nervose facendosi trasportare lungo di esse. Una volta all’esterno, può attirare le cellule immunitarie protettive dai tessuti circostanti.

«Dati recenti del nostro e di altri laboratori dimostrano che l’alfa-sinucleina è indotta nel contesto di infezione virale e batterica e svolge una funzione immunitaria proteggendo il SNE, avvisando il sistema immunitario adattivo e attivando una difesa preventiva per il SNC rispetto all’agente infettivo» osservano gli autori.

Costipazione corretta nella sperimentazione di ENT-01
«Nel contesto di infezioni gastrointestinali croniche o alterata funzione di barriera intestinale, quando l’espressione dell’alfa-sinucleina supera la sua clearance, gli aggregati neurotossici di alfa-sinucleina formano aggregati dannosi nello SNE e viaggiano verso il SNC» dichiarano i ricercatori…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Alfa-sinucleina nel sistema nervoso enterico, possibile nuovo target contro la malattia di Parkinson?”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/alfa-sinucleina-nel-sistema-nervoso-enterico-possibile-nuovo-target-contro-la-malattia-di-parkinson-30814