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Crohn nei bambini – Si ottiene risposta migliore ad adalimumab monitorando concentrazioni e dosaggi

Nei pazienti pediatrici con malattia di Crohn (CD), il monitoraggio proattivo delle concentrazioni minime di adalimumab e gli aggiustamenti della dose hanno migliorato i tassi di remissione clinica priva di corticosteroidi. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su Gastroenterology

Amit Assa, del Centro medico israeliano Schneider per bambini, e colleghi hanno evidenziato che il monitoraggio terapeutico dei farmaci (TDM) è un metodo comune per affrontare la perdita di risposta durante la terapia anti-TNF e il trattamento può essere guidato da strategie reattive o proattive.

“Sulla base dei dati attuali, è interessante ipotizzare che un trattamento su misura, basato sulle concentrazioni di routine (TC) e sugli anticorpi (TDM proattivo), possa aiutare a sostenere adeguati livelli di farmaco, migliorando così l’efficacia e impedendo la formazione di anticorpi anti-farmaco “, hanno scritto i ricercatori. “Ad oggi, non ci sono studi prospettici di confronto tra TDM proattivo e reattivo nel CD pediatrico, né studi che valutino questo approccio tra adulti o bambini trattati con adalimumab.”

I ricercatori hanno eseguito uno studio controllato randomizzato, non in cieco, comprendente 78 bambini con CD (età media, 14,3 ± 2,6 anni, 29% ragazze) che non avevano usato in precedenza un biologico ma avevano risposto alla terapia di induzione con adalimumab.
Hanno assegnato in modo casuale i pazienti a ricevere TDM proattivo (concentrazioni minime di valle alla settimana 4 e 8 e ogni 8 settimane fino alla settimana 72; n=38) o TDM reattivo (medici informati sulle concentrazioni minime dopo la perdita di risposta; n=40). L’endpoint primario dello studio era la remissione sostenuta senza corticosteroidi in tutte le visite dalla settimana 8 alla settimana 72.

I ricercatori hanno scoperto che 31 bambini nel gruppo TDM proattivo hanno raggiunto l’endpoint primario rispetto a 19 nel gruppo reattivo (82% vs 48%; p=0.002).
Una percentuale maggiore di pazienti nel gruppo proattivo ha anche ottenuto un risultato composito di remissione sostenuta libera da corticosteroidi , livelli di proteina C-reattiva di 0,5 mg/dL o meno e livelli di calprotectina fecale di 150 μg/g o meno rispetto a 5 pazienti nel gruppo reattivo (42% vs 12%; p=0.003)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Malattia di Crohn, risposta migliore ad adalimumab monitorando concentrazioni e dosaggi”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/gastro/malattia-di-crohn-risposta-migliore-ad-adalimumab-monitorando-concentrazioni-e-dosaggi-29820