Carcinoma uroteliale avanzato – Speranze da sacituzumab govitecan, nuovo anticorpo coniugato
“Nel corso del Genitourinary Cancers Symposium del 2019 sono stati presentati i dati dello studio IMMU 132-01, uno studio basket di fase I/II in aperto a braccio singolo, in cui 14 dei 45 pazienti con tumore uroteliale metastatico refrattario/recidivato hanno mostrato una risposta al trattamento con sacituzumab govitecan, con una percentuale di risposta globale (ORR) pari al 31,1%
Lo studio è stato presentato da Scott T. Tagawa, professore associato di Oncologia Clinica e Direttore Medico del Genitourinary Oncology Research Program, Weill Cornell School of Medicine.
Un aspetto da sottolineare è che sacituzumab govitecan è efficace anche nei casi pretrattati con un inibitore di checkpoint, ha aggiunto Tagawa. Infatti, in 4 dei 17 pazienti precedentemente trattati con un inibitore di checkpoint è stata osservata una risposta clinica, con una ORR del 23,5%. Inoltre, la ORR era del 33,3% nei pazienti che al loro ingresso nello studio mostravano un interessamento epatico.
La sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana era di 7,3 mesi e la sopravvivenza globale (OS) mediana era di 16,3 mesi.
Le risposte sono state accompagnate da una tossicità “ragionevole“ ha continuato Tagawa. Sacituzumab govitecan è stato ben tollerato, con un profilo di sicurezza gestibile e prevedibile e “con un tasso relativamente basso di interruzione del trattamento dovuta alla comparsa di eventi avversi, di cui nessuno dovuto a neutropenia”.
Sacituzumab govitecan: un farmaco innovativo
Sacituzumab govitecan è un nuovo coniugato anticorpo-farmaco (ADC) attivo sui recettori Trop-2. Trop-2 è un antigene presente sulla superficie di molti tipi di tumori epiteliali, compreso il carcinoma uroteliale, nel quale è particolarmente iperespresso nei tumori invasivi…”
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Fonte: “Carcinoma uroteliale avanzato: nuove speranze da sacituzumab govitecan, nuovo anticorpo coniugato”, PHARMASTAR